Il Lecce ha attirato l’attenzione in modo straordinario durante la sfida contro l’Atalanta, indossando una maglia completamente bianca come segno di protesta. Questo gesto emblematico si è verificato il 27 aprile 2025, in seguito alla tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita. La decisione della Lega Serie A di far disputare il match così a breve distanza dalla sua morte ha suscitato forte indignazione tra giocatori e tifosi.
La maglia bianca del Lecce
La formazione pugliese ha scelto di rinunciare ai tradizionali colori giallo e rosso, optando per una casacca bianca priva di loghi e simboli. Sulla maglia era ben visibile la scritta “Nessun valore, nessun colore”, un messaggio diretto che esprimeva il dolore e la protesta del club. Il Lecce ha annunciato che riprenderà a indossare i propri colori solo quando Fiorita sarà riportato a casa, per ricevere l’omaggio che merita dalla sua comunità.
Questa scelta di una maglia neutra ha colpito non solo i sostenitori del Lecce, ma anche quelli dell’Atalanta, che hanno dimostrato solidarietà nei confronti della squadra avversaria e della perdita subita. L’atto di scendere in campo in tali circostanze ha messo in evidenza la gravità della situazione e il rispetto dovuto a un professionista che ha dedicato la sua vita al calcio.
Il comunicato della società
In un comunicato ufficiale, l’U.S. Lecce ha manifestato il proprio disappunto per la decisione della Lega di programmare la partita così a ridosso della scomparsa di Fiorita. La società ha evidenziato che tale scelta è stata “terribilmente irrispettosa” nei confronti della famiglia del fisioterapista e di tutti coloro che lo conoscevano. Il club ha anche espresso gratitudine al Ministro dello Sport, Andrea Abodi, per i suoi sforzi nel tentativo di rinviare la partita a una data più appropriata, ma senza successo.
Il Lecce ha definito la partita “quella dei valori calpestati”, ribadendo la propria posizione attraverso il gesto della maglia bianca. Questo atto non è solo una protesta, ma un richiamo all’umanità e al rispetto che dovrebbero sempre prevalere nel mondo dello sport.
I fischi all’inno
Durante il minuto di silenzio dedicato a Graziano Fiorita, i tifosi atalantini hanno applaudito in segno di rispetto, interrompendo il loro tifo e rinunciando a striscioni e bandiere. Tuttavia, l’inno della Lega Serie A è stato fischiato da entrambe le tifoserie, un chiaro segnale di dissenso contro la decisione di far disputare la partita in un momento così delicato.
Non è stata solo la maglia bianca a caratterizzare la giornata: al 17° minuto, la partita è stata brevemente sospesa a causa di tre fumogeni lanciati dalla curva dell’Atalanta, costringendo l’arbitro La Penna a fermare il gioco per circa un minuto. Questo episodio ha ulteriormente evidenziato l’atmosfera di protesta e il forte legame tra le tifoserie in un momento di lutto condiviso.