Il cardinale Angelo Becciu ha recentemente fatto un annuncio che ha suscitato grande attenzione nel mondo ecclesiastico: ha manifestato la sua volontà di ritirarsi dalla corsa al Conclave, previsto per il 7 maggio 2025, dove sarà scelto il successore di Papa Francesco. Anche se la decisione non è stata ancora ufficialmente formalizzata, Becciu ha comunicato verbalmente la sua scelta ai colleghi cardinali durante la quinta Congregazione generale. Si prevede che l’ufficialità di questa rinuncia possa arrivare a breve, nei prossimi giorni.
Il caso Angelo Becciu al Conclave
Negli ultimi giorni, il nome di Angelo Becciu è stato al centro di vivaci discussioni all’interno del Collegio cardinalizio. Condannato in primo grado dal Tribunale vaticano a cinque anni e sei mesi per peculato e abuso d’ufficio, il cardinale ha sempre mantenuto la sua innocenza, rivendicando il diritto di partecipare al Conclave come cardinale elettore. Tuttavia, durante la Congregazione del 28 aprile, dopo un incontro con il cardinale decano Giovanni Battista Re e il segretario di Stato Pietro Parolin, Becciu ha preso la parola, visibilmente commosso, dichiarando di voler fare un passo indietro “per il bene della Chiesa”.
Nessuna rinuncia formale
Attualmente, la rinuncia di Becciu non è ancora ufficiale, poiché non è stata emessa alcuna dichiarazione scritta o comunicato formale. Il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni, ha confermato che “non c’è stata alcuna delibera” durante la Congregazione odierna. Fonti interne indicano che un annuncio pubblico da parte di Becciu è atteso nelle prossime ore. È emerso che il cardinale ha preso atto della volontà di Papa Francesco, espressa in due lettere private consegnate da Parolin, in cui si escludeva la sua partecipazione al Conclave.
Chi è Angelo Becciu
Nato nel 1948 in Sardegna, Angelo Becciu ha una carriera diplomatica di grande prestigio al servizio della Santa Sede. Ha ricoperto ruoli significativi come nunzio in Angola, São Tomé e Cuba, e successivamente è stato Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato sia sotto Benedetto XVI che sotto Papa Francesco, che nel 2018 lo ha creato cardinale e prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Tuttavia, la sua carriera ha subito una brusca interruzione nel 2020, quando è stato costretto a rinunciare a tutti gli incarichi e ai diritti connessi al cardinalato, mantenendo comunque il titolo. Il suo coinvolgimento nello scandalo finanziario legato alla gestione del palazzo di Londra ha segnato uno dei processi più lunghi nella storia recente della Santa Sede.
L’ultima parola spetta a Becciu
Ora, l’attenzione è rivolta a una possibile dichiarazione ufficiale di rinuncia da parte di Becciu, che potrebbe arrivare già nelle prossime ore. Questa scelta potrebbe prevenire uno scontro senza precedenti all’interno del Conclave, permettendo ai cardinali di focalizzarsi sull’elezione del prossimo Pontefice. La decisione di Becciu, quindi, non è solo una questione personale, ma ha ripercussioni significative per l’intera Chiesa.