Una dash cam e una microsim sono al centro delle indagini sull’omicidio di Ilaria Sula, un caso che ha suscitato grande indignazione nell’opinione pubblica. Gli investigatori sperano che le registrazioni possano rivelare dettagli cruciali sul momento in cui Mark Samson, un ventitreenne che ha confessato il delitto, ha trasportato il corpo della vittima dalla sua abitazione di via Homs fino al burrone di Capranica Prenestina.
La dash cam e la microsim
Come riportato da Ansa, la microsim è stata trovata in un mobile dell’appartamento di via Homs, grazie a un’operazione congiunta tra i legali di Samson e le forze dell’ordine. Questo ritrovamento potrebbe rivelarsi determinante, poiché si procederà all’analisi del dispositivo per verificare se ci siano video che documentano il trasporto del cadavere o la presenza di eventuali complici.
Nel frattempo, gli inquirenti stanno esaminando anche il cellulare di Ilaria, recentemente rinvenuto nell’abitazione di Samson. Questo dispositivo potrebbe fornire ulteriori indizi utili per il caso. È emerso, inoltre, che il giovane aveva inizialmente mentito agli investigatori, sostenendo di aver gettato il corpo in un tombino. Solo in un secondo momento ha rivelato di averlo consegnato alla madre, attualmente indagata per concorso in occultamento di cadavere.
Un particolare interessante emerso dall’autopsia è la presenza di tracce di caffè nello stomaco di Ilaria, un dettaglio che potrebbe indicare l’orario della morte alla mattina del 26 marzo. Questo dato è coerente con le dichiarazioni di Samson e delle amiche della vittima, che hanno confermato che Ilaria non era solita bere caffè di sera.
I sospetti sulla madre di Mark Samson
La situazione per Nors Man Lapaz, madre di Mark Samson, si complica ulteriormente. Il 29 aprile sarà nuovamente interrogata dal pubblico ministero. Gli inquirenti stanno considerando anche l’ipotesi di frode processuale e depistaggio nei suoi confronti, un’accusa che si aggiunge a quella di concorso nell’occultamento di cadavere.
Dopo l’omicidio, Samson ha utilizzato il cellulare di Ilaria per inviare messaggi alle sue amiche e ai familiari, cercando di far credere che la ragazza fosse ancora viva. Questo tentativo di depistaggio ha sollevato ulteriori sospetti sulla madre, che potrebbe aver avuto un ruolo più attivo di quanto inizialmente si pensasse.
Il femminicidio e i prossimi passi dell’inchiesta
Mark Samson è accusato di omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e di occultamento di cadavere. La relazione tra lui e Ilaria, secondo gli investigatori, ha avuto un ruolo significativo nel crimine, e il giovane ha tentato di depistare le indagini gestendo i profili social della vittima anche dopo il delitto.
Attualmente, l’attenzione è rivolta all’analisi della dash cam e della microsim, che potrebbero fornire ulteriori elementi su come si siano svolti gli ultimi tragici momenti della vita di Ilaria Sula. Le indagini proseguono a ritmo serrato, mentre la comunità attende risposte a un caso che ha scosso le coscienze e sollevato interrogativi sul tema della violenza di genere.