Un giovane testimone su TikTok rivela i dettagli della violenta lite che ha causato la strage di Monreale

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giovane testimone su TikTok racconta la violenta lite che ha portato alla strage di Monreale nel 2025

Un giovane testimone ha rivelato su TikTok un racconto agghiacciante riguardo alla violenta rissa che ha portato alla tragica strage di Monreale , avvenuta tra il 26 e il 27 aprile 2025. In un audio condiviso sul noto social network, il ragazzo descrive di aver assistito agli eventi che hanno causato la morte di tre giovani: Salvatore Turdo, Andrea Miceli e Massimo Pirozzo. Secondo la sua testimonianza, tutto sarebbe iniziato quando uno scooter ha rischiato di investire Turdo , innescando una spirale di violenza .

Il racconto sui social di un presunto testimone

Nell’audio, il giovane testimone, la cui identità rimane sconosciuta, racconta che l’incidente è avvenuto nei pressi della Caffetteria 365. Qui, un ragazzo palermitano avrebbe quasi investito Salvatore Turdo , il quale, infuriato, avrebbe esclamato di prestare attenzione, poiché nei paraggi c’erano anche dei bambini. La situazione è rapidamente degenerata: il giovane a bordo dello scooter è sceso e ha affrontato Turdo , chiedendogli in modo aggressivo: “E tu chi ma sei?“.

La tensione è aumentata ulteriormente quando Andrea Miceli è intervenuto, esortando il palermitano a chiedere scusa. Tuttavia, la situazione è sfuggita di mano, con uno dei monrealesi colpito a tradimento con un casco. Questo è stato solo l’inizio di una rissa che ha preso una piega drammatica.

La strage di Monreale

Secondo il racconto del testimone, inizialmente i monrealesi sembravano avere la meglio, riuscendo a mettere in fuga il gruppo di palermitani . Tuttavia, la situazione è rapidamente cambiata. “Alla fine i palermitani sono tornati e hanno preso i ferri e hanno iniziato a sparare”, ha dichiarato il giovane. In quel momento, Salvatore Turdo è stato colpito e, mentre giaceva a terra, ha esclamato: “mi è morto tra le braccia, aveva una ferita al collo, mi chiedeva aiuto e io non sapevo cosa fare”. Un racconto straziante che mette in luce la brutalità di quanto accaduto.

La confessione di Salvatore Calvaruso

In seguito alla strage , le indagini hanno portato all’arresto di Salvatore Calvaruso, un giovane di 19 anni, avvenuto il 28 aprile. Le prove a suo carico erano schiaccianti: le immagini delle videocamere di sorveglianza e le testimonianze dei presenti lo hanno incastrato. Sottoposto a interrogatorio, Calvaruso ha confessato: “Sì, sono stato io a sparare a Monreale“. Tuttavia, al momento dell’arrivo dei pubblici ministeri, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Originario del quartiere Zen di Palermo , Calvaruso è ora al centro delle indagini, con gli inquirenti che sembrano essere vicini all’identificazione dei suoi complici. La strage di Monreale ha scosso profondamente la comunità locale, e le autorità stanno lavorando instancabilmente per fare chiarezza su questo tragico evento.

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