Nella notte tra il 3 e il 4 maggio 2025, la comunità di Bergamo è stata scossa da un tragico evento. Un litigio tra tifosi si è trasformato in una violenta rissa, culminando nella morte di Riccardo Claris, un giovane di 26 anni e appassionato tifoso dell’Atalanta. L’incidente è avvenuto in via dei Ghirardelli, a pochi passi dallo stadio, dove un gruppo di dieci ragazzi, armati di catene e bastoni, si è scontrato in un clima di crescente tensione.
La rissa: un conflitto fatale
Il conflitto è esploso per motivi legati al tifo , coinvolgendo dieci giovani italiani. Testimonianze raccolte indicano che un residente ha sentito un ragazzo chiedere: “Conosci l’interista, sai dove abita?”. Questa semplice domanda ha innescato una serie di eventi che hanno portato a una rissa violenta . Alcuni testimoni, affacciati dalle finestre, hanno riferito di aver udito urla e richieste di fermarsi, mentre altri hanno descritto la scena come caotica, con grida e colpi che risuonavano nei giardinetti circostanti.
Una donna, spaventata, ha sentito avvisare che uno dei partecipanti era armato di coltello , ma non ha avuto il coraggio di affacciarsi per paura. Nel frattempo, la rissa si intensificava sotto il suo palazzo, con i giovani che si armavano sempre di più. La situazione è rapidamente degenerata, trasformando un banale litigio in un episodio di violenza inaccettabile .
La tragica fine di Riccardo Claris
Riccardo Claris, originario di San Giovanni Bianco, ha riportato ferite gravi durante la rissa. Secondo quanto riportato dal Corriere di Bergamo, uno dei partecipanti sarebbe andato a casa per tornare in strada con un coltello , infliggendo coltellate alla schiena della vittima. Nonostante l’arrivo tempestivo dell’ambulanza e dell’automedica, per Riccardo non c’è stato nulla da fare: le sue condizioni erano già disperate al momento dei soccorso .
La notizia della sua morte ha colpito profondamente la comunità bergamasca, lasciando un vuoto incolmabile tra amici e familiari. Riccardo era un giovane appassionato di calcio , un tifoso devoto dell’Atalanta, e la sua scomparsa rappresenta una perdita inaccettabile per tutti coloro che lo conoscevano. Quella rissa, che avrebbe dovuto essere solo un momento di rivalità sportiva, si è trasformata in una tragedia che ha segnato la vita di molti.
Le autorità stanno attualmente indagando sull’accaduto, cercando di fare chiarezza su quanto realmente sia successo quella notte. La comunità di Bergamo attende risposte , sperando che episodi simili non si ripetano mai più.
Alessandro Moretti