Il tribunale di Milano ha deciso di riaprire le indagini sull’omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, noti come Fausto e Iaio, uccisi a colpi di pistola il 18 marzo 1978. Questo sviluppo è frutto di una recente informativa della Digos, che ha spinto la Procura a richiedere ulteriori accertamenti su un caso che ha lasciato un segno indelebile nella storia della città.
Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci: l’omicidio di Fausto e Iaio
Fausto e Iaio, entrambi diciannovenni e attivi nel panorama politico di sinistra milanese, furono assassinati in via Mancinelli, nei pressi del centro sociale Leoncavallo. La loro morte, avvenuta mentre si dirigevano a un concerto jazz, scatenò un’ondata di indignazione e proteste, diventando simbolo di un’epoca caratterizzata da tensioni politiche e violenze. Le indagini iniziali si erano concluse senza risultati tangibili, ma avevano comunque rivelato collegamenti con esponenti della destra eversiva.
Riaperte le indagini sull’omicidio di Fausto e Iaio del 1978
La giudice per le indagini preliminari, Maria Idria Gurgo di Castelmenardo, ha accolto la richiesta della Procura di Milano, guidata dai pm Francesca Crupi e Leonardo Lesti, per riaprire il caso. Le indagini erano state archiviate nel 2000, ma la giudice Clementina Forleo aveva già sottolineato “significativi elementi” che collegavano il delitto a personaggi legati alla destra eversiva. Tre indagati, tra cui Massimo Carminati, Claudio Bracci e Mario Corsi, erano stati identificati, ma la mancanza di prove concrete aveva portato all’archiviazione delle loro posizioni.
Grazie a una nuova rilettura del fascicolo, la Procura ha deciso di riprendere in mano la questione, con l’intento di fare finalmente chiarezza su quanto accaduto quella tragica sera di marzo.
Si indaga sulla destra eversiva
Le nuove indagini, avviate circa un anno fa, si sono rivelate complesse. Elementi cruciali, come un berretto di lana blu intriso di sangue, sono stati difficili da rintracciare. Sulla scena del crimine, in via Mancinelli, sono stati repertati otto proiettili, per i quali è stato richiesto un confronto con bossoli rinvenuti in altre azioni violente contro militanti di sinistra avvenute in precedenza a Roma. Fausto e Iaio, mentre si recavano a cena, furono colpiti a morte; Lorenzo morì sul colpo, mentre Fausto spirò in ospedale.
La soddisfazione della famiglia di Fausto Tinelli
La riapertura delle indagini è stata accolta con favore dalla famiglia di Fausto. L’avvocato Nicola Brigida, legale di Maria Iannucci e Danila Angeli, rispettivamente sorella e madre di Fausto, ha dichiarato all’Agi: “È una notizia importante che sottolinea la necessità di fare chiarezza su un duplice omicidio che ha coinvolto due ragazzi impegnati civilmente e politicamente”. La speranza è che, finalmente, si possa arrivare a una verità che da troppo tempo sfugge.