Pietro Orlandi chiede al Papa Leone XIV un gesto coraggioso per la sorella Emanuela

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Pietro Orlandi si rivolge a Papa Leone XIV, chiedendo un gesto coraggioso per la sorella Emanuela, scomparsa nel 1983

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, ha manifestato il desiderio di incontrare il nuovo Papa, Leone XIV, il 267° pontefice della Chiesa cattolica. Questa aspirazione è emersa in un’intervista con l’agenzia di stampa Adnkronos, subito dopo l’elezione di Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome di Leone XIV. Orlandi ha evidenziato l’importanza di un gesto coraggioso da parte del nuovo Vicario di Cristo, sperando che possa ascoltare la storia di sua sorella, scomparsa il 22 giugno 1983.

L’appello di Pietro Orlandi al nuovo Papa

Il 9 maggio, Pietro Orlandi ha condiviso con Adnkronos il carico emotivo che sta affrontando in questi giorni. Le recenti notizie su un blogger di 50 anni, attualmente sotto indagine per favoreggiamento, hanno riacceso l’interesse sulla scomparsa di Emanuela. Nonostante la celebrazione del giorno precedente, Orlandi non ha mai smesso di chiedere che venga fatta luce sulla verità riguardo alla sorella.

“Spero che Leone XIV possa essere un Papa coraggioso”, ha affermato Orlandi, sottolineando la necessità di un incontro che non riguardi solo la sua famiglia, ma anche i fedeli e l’intera Chiesa. Sebbene non conosca personalmente il nuovo pontefice, ha osservato che, essendo di origine americana ma avendo vissuto a Roma, Prevost potrebbe essere a conoscenza della vicenda di Emanuela. “Questo è il quarto pontificato dalla scomparsa di mia sorella e spero che questo Papa sia più audace dei suoi predecessori”, ha aggiunto.

L’insegnamento di Gesù e la scomparsa di Emanuela

Durante l’intervista, Pietro Orlandi ha richiamato l’attenzione su due valori fondamentali: la verità e la giustizia, che rappresentano gli insegnamenti principali di Gesù. Questi concetti sono diventati il fulcro della sua battaglia per far luce sulla scomparsa di Emanuela. “Ieri il Papa ha parlato di una Chiesa accogliente verso chi soffre, e noi facciamo parte di quel dolore”, ha dichiarato, evidenziando che la scomparsa di una giovane non è solo un lutto privato, ma un dolore che coinvolge l’intera comunità.

La verità e la giustizia

Orlandi ha continuato a riflettere su come la verità e la giustizia possano rappresentare un valore aggiunto anche per la Chiesa e il nuovo pontificato. “Se il Papa riuscisse a risolvere la vicenda di Emanuela e a farsi sentire da chi conosce la verità, sarebbe un grande passo per il bene della Chiesa”, ha affermato con convinzione.

Le sue parole trasmettono un messaggio di speranza e ottimismo: “Sono sempre fiducioso e mi dà fiducia a prima vista”. La sua determinazione nel cercare giustizia per la sorella continua a brillare come un faro in un caso che ha segnato profondamente la storia italiana.

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