Sette pakistani arrestati a Trieste per traffico di migranti lungo la rotta balcanica

"Sette pakistani arrestati a Trieste per traffico di migranti lungo la rotta balcanica"
sette pakistani arrestati a trieste per traffico di migranti lungo la rotta balcanica nel 2025

Sette uomini di origine pakistana sono stati arrestati a Trieste nell’ambito di un’importante operazione contro il traffico di migranti lungo la rotta balcanica, denominata “Dangerous Route”. Questa operazione ha visto la sinergia delle forze di polizia di Slovenia , Croazia e Bosnia , con un coordinamento efficace tramite gli uffici di sicurezza di Lubiana e Zagabria .

Dettagli dell’operazione

Come riportato dal portale ufficiale della Polizia di Stato , i sette arrestati sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, rapina, tentata estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni aggravate. La custodia cautelare è stata disposta dal Gip del tribunale di Trieste al termine di indagini avviate nel febbraio 2024, dopo la denuncia di un migrante irregolare proveniente dall’ India , che era riuscito a entrare in Italia attraversando i confini di Bosnia , Croazia e Slovenia .

Il sequestro e le violenze

Il migrante indiano, insieme a un connazionale, è stato condotto in un’abitazione da un passeur dell’organizzazione, dove due cittadini pakistani con regolare permesso di soggiorno li hanno trattenuti contro la loro volontà per due giorni. Durante questo periodo, i due uomini hanno subito violenze fisiche e psicologiche, documentate dai loro aguzzini tramite video. Questi filmati sono stati inviati ai familiari in India , accompagnati da una richiesta di riscatto di 2mila euro per la loro liberazione.

Indagini e arresti

Le indagini hanno rivelato che il pagamento del riscatto è avvenuto tramite un circuito di money transfer , con il denaro che ha attraversato diversi paesi ( Pakistan , Francia , Italia ). Il destinatario finale di queste somme è risultato essere un cittadino straniero con regolare permesso di soggiorno, residente a Trieste.

Collaborazione internazionale

L’attività investigativa ha fatto uso di vari strumenti, tra cui intercettazioni telefoniche e monitoraggio dei profili social degli indagati. Grazie alla collaborazione con le polizie slovena e croata , gli inquirenti sono riusciti a delineare in modo più chiaro l’organizzazione criminale e le sue operazioni illecite.

Il percorso dei migranti

I migranti, provenienti da diverse etnie ( pakistana , nepalese , afghana , indiana ), venivano trasferiti dai campi profughi in Bosnia , in particolare da quello di Bihac , verso l’ Italia , attraversando i sentieri boschivi di Croazia e Slovenia con destinazione Trieste. A Zagabria , i clandestini venivano sistemati in appartamenti gestiti da complici in attesa di essere trasportati oltre il confine. Una volta in Slovenia , venivano istruiti su come farsi rintracciare dalla polizia per essere poi accompagnati nei centri profughi della provincia di Lubiana , dove altri membri dell’organizzazione si occupavano di portarli in Italia .

Mandati di arresto europeo

Due dei sospettati sono stati localizzati all’estero e per entrambi è stato emesso un mandato di arresto europeo . Uno di loro, considerato il terminale sloveno dell’organizzazione, è stato arrestato dalla polizia criminale di Capodistria all’interno di un campo profughi sloveno a Logatec . L’altro, ritenuto il passeur che guida i migranti dal campo profughi di Bihac al confine croato-sloveno, è attualmente ricercato dalle forze di polizia croata e bosniaca .

Arresti a Trieste

I restanti indagati sono stati rintracciati e arrestati a Trieste. Durante le perquisizioni nelle loro abitazioni, un cittadino pakistano di circa 30 anni è stato trovato in possesso di marijuana e cocaina . Gli agenti hanno anche rinvenuto passamontagna , un tirapugni e coltelli , segno di un’attività criminale ben organizzata.

Questa operazione rappresenta un passo significativo nella lotta contro il traffico di migranti , evidenziando l’importanza della cooperazione internazionale nella gestione di queste complesse dinamiche.

Related Post