All’alba del 21 maggio 2025, l’Italia è stata teatro di un’importante operazione contro la ‘ndrangheta, denominata Millennium. Questo intervento ha portato all’arresto di ben 97 individui in diverse città, spaziando da Milano a Reggio Calabria. Le accuse rivolte ai fermati includono reati gravi come il traffico di droga, estorsioni e persino lo scambio elettorale politico-mafioso. Oltre agli arresti, l’operazione ha comportato anche il sequestro di due aziende, considerate strumenti per facilitare attività illecite.
Operazione millennium: Un intervento coordinato
L’operazione Millennium, guidata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, ha visto un’ampia mobilitazione delle forze dell’ordine. Numerose province sono state coinvolte, tra cui Reggio Calabria, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Nuoro, Bologna, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Roma, Rimini, Verona, Agrigento e Torino. Questo maxi blitz ha richiesto la collaborazione di vari reparti, tra cui il Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, il ROS, lo Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e Sicilia, il 14° Battaglione “Calabria”, il Nucleo Cinofili, l’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia e l’Unità ICAN.
Il coordinamento tra queste diverse unità ha reso possibile un’operazione così estesa e complessa, dimostrando l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro la criminalità organizzata. La sinergia tra i vari corpi ha permesso di colpire in modo efficace una rete criminale ben strutturata, operante su scala nazionale.
Reati contestati: Un quadro allarmante
Le indagini che hanno preceduto l’operazione Millennium hanno messo in luce l’esistenza di una struttura criminale unificata, frutto di un’alleanza tra diverse cosche della ‘ndrangheta. Gli arrestati devono affrontare accuse molto gravi, tra cui associazione a delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, traffico internazionale di stupefacenti, detenzione e spaccio di droga, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, scambio elettorale politico-mafioso e porto illegale di armi.
Questi reati non solo evidenziano la pericolosità della criminalità organizzata, ma anche la complessità delle sue operazioni, che coinvolgono vari settori e attività economiche. La capacità di infiltrarsi in ambiti legittimi, come quello politico ed economico, rende la lotta contro la ‘ndrangheta ancora più difficile e necessaria.
97 arresti e il sequestro di aziende
Il maxi blitz ha portato all’arresto di 97 persone, in esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria. Oltre agli arresti, l’operazione ha comportato il sequestro di due aziende attive nei settori della ristorazione e dell’edilizia. Queste aziende, secondo le indagini, erano utilizzate come strumenti per il riciclaggio di denaro e per facilitare le attività illecite della ‘ndrangheta.
La scoperta di queste aziende coinvolte in attività criminose sottolinea l’importanza di monitorare e controllare i flussi economici, per prevenire che la criminalità organizzata possa prosperare sotto mentite spoglie. L’operazione Millennium rappresenta un passo significativo nella lotta contro la ‘ndrangheta, ma la strada da percorrere è ancora lunga e complessa.