Stasera, il palinsesto di Raidue si arricchisce di un appuntamento imperdibile: il film “Aemilia 220. La mafia sulle rive del Po”. Questa pellicola, frutto della sinergia tra Rai Fiction e Fidelio, con il supporto della Emilia-Romagna Film Commission, promette di condurre gli spettatori in un viaggio profondo e inquietante nel mondo della mafia emiliana.
Un racconto di infiltrazione mafiosa
“Aemilia 220” non è solo un titolo accattivante; rappresenta un capitolo fondamentale nella lotta contro la mafia, in particolare la ‘ndrangheta, che ha trovato terreno fertile in Emilia-Romagna, una regione che fino a poco tempo fa sembrava immune da tali infiltrazioni. Diretta da Claudio Canepari e Giuseppe Ghinami, la pellicola si propone di rivelare una realtà che molti preferirebbero ignorare, raccontando l’espansione di una criminalità che ha saputo adattarsi e modernizzarsi.
Il numero “220” non è casuale: simboleggia l’enorme portata di un’inchiesta che ha scosso le fondamenta della società emiliana, rivelando un sistema mafioso ben radicato e organizzato. Al centro della narrazione si trova il più grande processo di mafia mai celebrato nel Nord Italia, che ha portato a ben 220 arresti. Per l’occasione, è stata costruita un’aula bunker appositamente per ospitare un evento di tale portata. Attraverso centinaia di intercettazioni audio e video, il film illumina una criminalità che ha abbandonato le armi tradizionali per adottare un’immagine più sobria: giacca e cravatta, con legami solidi con la politica, le istituzioni e i media.
Un thriller civile che scuote le coscienze
“Aemilia 220” si distingue per la sua capacità di trasformare le carte processuali in un vero e proprio thriller civile. La pellicola non si limita a raccontare i fatti; utilizza documenti d’archivio inediti, intercettazioni e testimonianze dirette per coinvolgere il pubblico in un’esperienza emotivamente intensa. Gli spettatori saranno costretti a confrontarsi con una realtà scomoda, ma necessaria, che mette in discussione il silenzio e la complicità che spesso circondano il fenomeno mafioso.
Il cast è composto da attori di grande talento, tra cui spiccano Fabio Melchionna, che interpreta il boss Romolo Villirillo, e Savino Paparella nel ruolo di Antonio Gualtieri. Cosimo Ribezzi veste i panni di Nicola Grande Aracri, mentre Jessica Giuliani interpreta Roberta Tattini, una consulente bancaria e finanziaria che si rivela essere al servizio della mafia emiliana. Ogni personaggio è tratteggiato con cura, contribuendo a creare un affresco complesso e inquietante di una realtà che, purtroppo, non è così lontana da noi.
Non perdere l’appuntamento con “Aemilia 220” su Raidue: un film che non solo intrattiene, ma invita a riflettere su temi di grande attualità e rilevanza sociale.