Mario Venditti chiarisce il caso Garlasco: archiviazione per Sempio e prove inutili

"Mario Venditti commenta l'archiviazione del caso Garlasco, escludendo Sempio e evidenziando l'inutilità delle prove."
Mario Venditti analizza il caso Garlasco del 2025, con l'archiviazione per Sempio e l'emergere di prove ritenute inutili

Mario Venditti, ex procuratore della Repubblica di Pavia, ha recentemente chiarito il suo ruolo nelle indagini relative al noto delitto di Garlasco . In una nota diffusa tramite il suo avvocato, Domenico Aiello , Venditti ha voluto evidenziare alcuni punti fondamentali del caso, in particolare riguardo alla posizione di Andrea Sempio , la cui indagine è stata archiviata per mancanza di prove concrete.

Il ruolo di Venditti nel caso Garlasco

Venditti ha specificato di non aver mai ricoperto la carica di magistrato presso la Procura di Vigevano , l’ufficio che gestiva il caso all’epoca dei fatti. Ha inoltre chiarito di non aver preso parte alle fasi successive del processo, inclusi il dibattimento e i vari gradi di giudizio che hanno portato alla condanna definitiva di Alberto Stasi . “Venditti non ha mai rappresentato la pubblica accusa nel processo che ha condotto alla condanna di Alberto Stasi“, ha ribadito il suo legale, Aiello.

Questo chiarimento si rende necessario in un contesto in cui le ricostruzioni sul caso continuano a generare dibattiti e polemiche. Ora in pensione, Venditti ha espresso l’importanza di mantenere il discorso sul delitto di Garlasco entro limiti di oggettività e rispetto, evitando narrazioni potenzialmente diffamatorie.

Le indagini su Andrea Sempio

Dopo la condanna di Stasi , Mario Venditti è stato co-assegnatario di un fascicolo d’indagine su Andrea Sempio , avviato su richiesta della difesa di Stasi . Questa decisione è stata presa a seguito di un esposto basato su analisi scientifiche già condotte dalla Corte d’Appello di Milano , che non erano state contestate dalla Procura Generale . Nonostante ciò, Venditti ha deciso di avviare nuove indagini, che hanno portato alla richiesta di archiviazione dell’ipotesi investigativa.

La richiesta di archiviazione è stata giustificata dalla “inservibilità e infruttuosità della prova scientifica dedotta”, come confermato dai consulenti del Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri . Il gip ha accolto questa richiesta nel marzo 2017, chiudendo così il fascicolo su Sempio .

Un appello alla verità

Nella sua nota, l’ex procuratore ha lanciato un appello affinché il dibattito sul delitto di Garlasco si mantenga entro confini di verità e rispetto. Venditti e il suo legale hanno sollecitato di evitare ulteriori “narrazioni e ricostruzioni diffamatorie” che possano danneggiare la sua reputazione e onorabilità. Questo invito si inserisce in un contesto in cui le speculazioni sul caso continuano a proliferare, alimentando un clima di confusione e disinformazione.

Il comunicato di Aiello non solo mira a proteggere la figura professionale di Venditti , ma anche a richiamare l’attenzione su un tema delicato: la responsabilità di chi informa e commenta su casi di grande rilevanza sociale. La richiesta di maggiore oggettività è un segnale importante in un’epoca in cui le notizie possono diffondersi rapidamente, spesso senza un’adeguata verifica dei fatti.

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