Un tunisino di 43 anni è stato arrestato a Padova dopo aver tentato di fuggire dalla finestra durante una perquisizione della polizia. L’incidente è avvenuto nella mattinata di venerdì 30 maggio 2025, quando gli agenti hanno fatto irruzione in un appartamento situato nella zona Stanga, in seguito a un decreto emesso dalla Procura della Repubblica.
La perquisizione e il furto di biciclette
L’operazione è stata avviata in seguito a un’indagine su un furto di biciclette avvenuto circa un mese fa. In quell’occasione, un cittadino italiano era stato sorpreso mentre tentava di rubare una bici all’esterno di un centro commerciale, utilizzando attrezzi come una trancia forniti da un complice nordafricano, che era riuscito a scappare. Gli agenti, seguendo le tracce di questo furto, hanno quindi localizzato l’appartamento di una donna di 50 anni , dove si sospettava potesse trovarsi il cittadino magrebino coinvolto nell’illecito.
Il tentativo di fuga
Durante l’operazione, la situazione è rapidamente degenerata. L’uomo, accortosi della presenza della polizia, ha deciso di lanciarsi dalla finestra del primo piano nel tentativo di scappare. Nonostante il gesto disperato, gli agenti sono riusciti a fermarlo. Tuttavia, il tunisino ha opposto resistenza, graffiando uno dei poliziotti nel tentativo di liberarsi dalla loro presa.
Le conseguenze legali
Identificato come un 43enne con un passato criminale che include reati contro la persona e violazioni legate alle sostanze stupefacenti, l’uomo è risultato destinatario di un Ordine di esecuzione per la Carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Padova. Dovrà scontare un anno di reclusione per reati legati agli stupefacenti, un aggravante che complica ulteriormente la sua situazione.
Risultati della perquisizione
Purtroppo, la perquisizione nell’appartamento non ha portato al ritrovamento di prove legate al reato di furto. Il tunisino è stato arrestato e deferito all’Autorità Giudiziaria per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’agente ferito è stato dimesso dall’ospedale con una prognosi di cinque giorni per escoriazioni e contusioni. Dopo l’arresto, il 43enne è stato trasferito al Carcere “Due Palazzi” di Padova, dove dovrà scontare la sua condanna.
Questo episodio evidenzia non solo l’impegno della polizia nel contrastare la criminalità, ma anche i rischi che gli agenti affrontano quotidianamente nel loro lavoro.