Nel 2025, l’Italia si trova a fronteggiare un contesto economico complesso, contraddistinto da segnali di ottimismo da parte dei consumatori, mentre le imprese, sebbene mostrino un incremento di fiducia in alcuni settori, devono confrontarsi con una valutazione generale negativa della situazione economica. Questi risultati emergono da un’analisi condotta dallIstat, che ha evidenziato un miglioramento nelle opinioni dei consumatori riguardo alla loro condizione attuale e futura. Tuttavia, la percezione della situazione economica nazionale continua a deteriorarsi.
Fiducia in crescita nel manifatturiero e nel commercio al dettaglio
Recentemente, lIstat ha segnalato un incremento significativo nel clima di fiducia nel settore manifatturiero, che è passato da 87,3 a 87,8. Anche il commercio al dettaglio ha registrato un notevole aumento, salendo da 102,0 a 105,8. Tuttavia, non tutti i settori hanno beneficiato di questa tendenza positiva. Il comparto dei servizi di mercato ha visto una flessione della fiducia, scendendo da 95,5 a 93,7, mentre il settore delle costruzioni ha subito un calo da 103,4 a 102,4.
Le componenti che compongono gli indici di fiducia nel settore manifatturiero hanno mostrato un miglioramento generale. Tuttavia, nel settore delle costruzioni, sebbene si sia registrato un incremento nei giudizi sugli ordini, le attese riguardanti l’occupazione sono risultate in calo. Per quanto concerne i servizi di mercato, tutte le variabili hanno evidenziato un’evoluzione negativa. Al contrario, nel commercio al dettaglio, si prevede una dinamica positiva, in particolare per le attese sulle vendite, con prospettive molto favorevoli nella grande distribuzione.
Le sfide della produzione e la fiducia delle imprese
Un’analisi trimestrale sulle difficoltà produttive delle imprese manifatturiere ha rivelato un aumento delle aziende che non segnalano impedimenti all’attività, passando dal 64,5% della rilevazione di aprile 2025 al 66,5%. Tuttavia, a luglio, l’indice di fiducia delle imprese ha subito un nuovo calo, interrompendo un periodo di crescita durato due mesi.
Questo abbassamento è attribuibile al deterioramento della fiducia nel settore dei servizi di mercato e nelle costruzioni. In particolare, nei servizi, si è registrato un abbassamento della fiducia in quasi tutti i settori analizzati, ad eccezione dei servizi turistici, per i quali si prevede un significativo aumento dell’indice. Nel settore delle costruzioni, è stato notato un miglioramento nelle attività specializzate, ma una flessione è stata osservata nell’ingegneria civile e, soprattutto, nella costruzione di edifici.
Ripresa della fiducia dei consumatori
Dopo un calo avvenuto a giugno, l’indice di fiducia dei consumatori ha mostrato segni di ripresa, posizionandosi al di sopra della media registrata nel primo semestre del 2025. I dati evidenziano un miglioramento diffuso in tutte le componenti dell’indice, ad eccezione delle attese riguardanti la situazione economica del Paese, che continuano a destare preoccupazione. Questo scenario mette in luce un contrasto interessante: mentre i consumatori si mostrano più ottimisti riguardo alla propria situazione personale, la visione complessiva dell’economia nazionale rimane incerta.