"Primo caso di chikungunya a Bologna nel 2023, con 30 infezioni segnalate."
primo caso di chikungunya a bologna nel 2023: 30 infezioni confermate e preoccupazione crescente per la salute pubblica

Primo caso di chikungunya a Bologna: 30 infezioni segnalate nel 2023.

Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Bologna, insieme alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Bentivoglio, ha avviato un piano di sorveglianza e controllo delle arbovirosi in seguito alla conferma di un caso di infezione da Chikungunya. Questo episodio si è verificato nel comune di Bentivoglio, dove è stato identificato il caso zero, ovvero la prima persona infettata, tornata di recente da un viaggio in una zona a rischio.

L’analisi epidemiologica ha classificato il caso come importato, un aspetto che aiuta a circoscrivere l’evento e dimostra l’efficacia delle misure di monitoraggio già implementate. Le autorità sanitarie hanno comunicato che le attività di profilassi continueranno nei prossimi giorni, condizioni meteo permettendo, con interventi di disinfestazione mirata nelle aree interessate. Anche i medici della medicina territoriale sono stati coinvolti in queste operazioni preventive.

La Chikungunya è una malattia tipica delle aree tropicali, trasmessa all’uomo attraverso la puntura delle zanzare del genere Aedes , tra cui la nota zanzara tigre . È importante sottolineare che il virus non si trasmette da persona a persona, limitando così la possibilità di diffusione sul territorio.

Situazione epidemiologica in Italia

Per quanto riguarda la situazione epidemiologica, dall’inizio dell’anno fino al 22 luglio 2025, il sistema di sorveglianza nazionale ha registrato in Italia un totale di 96 casi di Dengue e 30 casi di Chikungunya. Questi dati sono stati forniti dall’ Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel loro aggiornamento settimanale.

Analizzando i dati, tra il 1 gennaio e il 22 luglio 2025, sono stati confermati 96 casi di Dengue, di cui 93 associati a viaggi all’estero e 3 risultano essere casi autoctoni. L’età mediana dei pazienti è di 41 anni, con una prevalenza del 54% di soggetti di sesso maschile e senza registrazione di decessi. Per quanto concerne i casi di Chikungunya, dei 30 confermati, 29 sono stati attribuiti a viaggi all’estero, mentre 1 è un caso autoctono. L’età mediana dei pazienti affetti da Chikungunya è di 46,5 anni, con una predominanza del 57% di uomini, e anch’essi non hanno riportato decessi.

Questi dati evidenziano l’importanza di un monitoraggio costante e di interventi tempestivi per prevenire la diffusione di queste malattie, soprattutto durante i mesi estivi, quando l’attività delle zanzare è al suo massimo. Le autorità sanitarie continuano a raccomandare la massima prudenza e l’adozione di misure di protezione personale per ridurre il rischio di infezione.