"Visore di realtà mista Vivo: leggero e accessibile, sfida Apple nel mercato della tecnologia."
vivo lancia un visore di realtà mista nel 2025, più leggero e accessibile rispetto ai modelli di apple, rivoluzionando l'esperienza immersiva

Vivo presenta il suo visore di realtà mista, più leggero e accessibile rispetto a Apple

Vivo ha recentemente svelato il suo primo visore di realtà mista, il Vivo Vision, durante un evento a Pechino, in Cina. Questo dispositivo si distingue per il suo design all’avanguardia e per il peso contenuto di soli 398 grammi, rendendolo significativamente più leggero rispetto al concorrente Apple Vision Pro, che supera i 600 grammi. Sebbene l’ispirazione di Vivo sia evidente, l’azienda ha saputo personalizzare il prodotto, offrendolo come un’alternativa intrigante nel panorama della realtà mista.

Design e comfort

Il visore è caratterizzato da un “split design” e utilizza una lega di magnesio per contenere il peso, un aspetto fondamentale per garantire il comfort durante l’uso prolungato. La sua compattezza è un ulteriore vantaggio: con uno spessore massimo di 40 mm, il Vivo Vision si presenta come un dispositivo poco ingombrante. Inoltre, è dotato di uno strato di materiale morbido, simile a una schiuma ergonomica, che assicura un’interfaccia confortevole con il viso dell’utente, proteggendo al contempo dalla luce esterna.

Tecnologie avanzate

All’interno, il Vivo Vision è dotato di due display micro-OLED, ciascuno con una risoluzione impressionante di 3.840 x 3.552 pixel. Questi schermi offrono una fedeltà cromatica elevata, coprendo il 94% dello spazio cromatico HDR DCI-P3, e sono calibrati in fabbrica per garantire che entrambi gli occhi percepiscano colori e luminosità in modo uniforme. È prevista anche la compatibilità con lenti graduate per chi ne avesse bisogno. Il cuore pulsante del visore è il chip Snapdragon XR2 Plus di Qualcomm, progettato specificamente per applicazioni di realtà aumentata e virtuale.

Interazione e funzionalità

Una delle caratteristiche più interessanti del Vivo Vision è la sua capacità di tracciare i movimenti oculari con una precisione di 1,5 gradi, mentre le gesture possono essere rilevate con un range verticale di 175 gradi. In modalità pass-through, la latenza è di soli 13 ms, un dato che promette un’esperienza utente fluida e reattiva. Vivo ha sviluppato una propria interfaccia, OriginOS Vision, anche se i dettagli sul sistema operativo rimangono vaghi. L’azienda ha già avviato collaborazioni con media specializzati per fornire contenuti sportivi e ha progettato una modalità speciale per la cattura di spatial photo in sinergia con alcuni smartphone del marchio Vivo e IQOO.

Disponibilità e prezzo

Attualmente, Vivo non ha piani per commercializzare il dispositivo, ma offre la possibilità di provarlo in dodici negozi selezionati in Cina, attrezzati con aree demo specializzate. Questi punti vendita si trovano nelle principali città del paese. Se la fase di test avrà successo, il Vivo Vision potrebbe arrivare sul mercato a un prezzo stimato di circa 10.000 renminbi, equivalenti a circa 1.200 euro, un costo decisamente più accessibile rispetto a quello del visore di Apple. Con queste caratteristiche, il Vivo Vision si propone come un’alternativa valida e competitiva nel mondo della realtà mista.