"RU1: il nuovo sistema di connettività satellitare svedese, alternativa a Starlink."
una startup svedese presenta RU1, un innovativo sistema di connettività satellitare che offre un'alternativa indipendente a Starlink nel 2025

Una startup svedese lancia RU1, un sistema di connettività satellitare indipendente da Starlink.

Una rivoluzione nella comunicazione portatile

Una startup svedese ha recentemente introdotto un sistema di comunicazione portatile innovativo, concepito come alternativa a Starlink , ma con una differenza fondamentale: è completamente autonomo dai grandi operatori privati. Il dispositivo, denominato RU1, è frutto del lavoro di TERASi, uno spin-off del rinomato KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma . I progettisti di RU1 lo descrivono come il più piccolo e leggero sistema radio mm-Wave al mondo, capace di utilizzare onde millimetriche per garantire velocità eccezionali e una larghezza di banda significativamente superiore rispetto alle soluzioni satellitari tradizionali.

Un’innovazione nel settore della comunicazione

James Campion, cofondatore e CEO di TERASi, ha definito RU1 “il GoPro dei backhaul radio”, sottolineando la rapidità di installazione e la versatilità del dispositivo. Questo sistema è progettato per essere montato su treppiedi o droni e può essere interconnesso con altri RU1, permettendo la trasmissione di video in tempo reale, la coordinazione di flotte autonome e la gestione di sensori sul campo, il tutto senza necessità di infrastrutture esterne.

La vera forza di RU1 risiede nella sua totale indipendenza da operatori privati. Durante il conflitto in Ucraina , ad esempio, è emerso che l’accesso a Starlink può essere limitato in aree sensibili, come accaduto durante la controffensiva di Kherson nel 2022, quando Elon Musk decise di restringere il servizio. Situazioni analoghe si sono verificate anche in Crimea e in contesti geopolitici legati a Taiwan . Con RU1, la rete è completamente gestita da chi la implementa, eliminando il rischio di spegnimenti remoti o restrizioni imposte da terzi.

Tecnologia avanzata e applicazioni versatili

Dal punto di vista tecnico, RU1 utilizza antenne altamente direzionali che generano fasci strettissimi, simili a un “ laser ”, rendendo difficile l’intercettazione o il disturbo del segnale. L’area di esposizione al suolo è limitata a meno di 3 km, rispetto ai circa 1.000 km coperti da Starlink , il che rende RU1 meno vulnerabile a intercettazioni. Secondo quanto dichiarato da TERASi, il dispositivo potrebbe raggiungere velocità fino a 10 Gbps, cinquanta volte superiori a quelle di Starlink , con latenze inferiori a 5 millisecondi. Le versioni future potrebbero addirittura arrivare a 20 Gbps, posizionando RU1 come una valida alternativa wireless alla fibra ottica .

Sebbene l’interesse principale per RU1 sia di natura militare , l’azienda non si limita a questo ambito. Infatti, in situazioni di emergenza o in caso di catastrofi naturali , RU1 potrebbe ripristinare connessioni gigabit in pochi minuti per le squadre di soccorso. In contesti come cantieri remoti o miniere , il dispositivo potrebbe fornire reti temporanee ad alta capacità senza la necessità di installare costose infrastrutture cablate. TERASi ha già avviato collaborazioni con fornitori di comunicazioni tattiche e produttori di droni , e alcune forze armate stanno considerando l’integrazione di questo sistema nelle loro operazioni.

Controllo e sovranità delle comunicazioni

Campion riconosce che Starlink gode di un vantaggio in termini di copertura globale, particolarmente utile per sensori e dispositivi a bassa capacità. Tuttavia, sottolinea che il vero valore di RU1 risiede nel controllo e nella sovranità delle comunicazioni . Con RU1, si passa dall’attesa di infrastrutture preesistenti alla possibilità di crearle immediatamente, senza dover dipendere dalle decisioni di un singolo attore privato. Questo approccio rappresenta un cambiamento significativo nel panorama delle comunicazioni , promettendo maggiore autonomia e resilienza in un mondo sempre più connesso.