La ISS Guadagna Altitudine Grazie a SpaceX
Il 3 settembre 2025, la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha visto un incremento della sua altitudine, grazie all’intervento della capsula cargo Dragon di SpaceX. Durante la missione CRS-33, la capsula ha eseguito con successo una manovra di “reboost”, essenziale per elevare l’orbita della stazione. Questo test, confermato dalla NASA, ha comportato l’attivazione di due motori Draco per un totale di 5 minuti e 3 secondi, permettendo alla ISS di raggiungere un’altezza massima di 419,9 chilometri, superando così il consueto limite di 400 chilometri.
Perché Era Necessario Questo Rialzo
La necessità di questo rialzo è dovuta al fatto che la ISS tende a perdere quota a causa della resistenza dell’atmosfera, sebbene questa sia rarefatta. Fino ad oggi, la Russia ha avuto un ruolo fondamentale in questo processo, utilizzando le navette Progress per mantenere l’orbita della stazione. Tuttavia, con la possibile uscita della Russia dal programma ISS entro il 2028, la NASA sta cercando nuove soluzioni. In questo contesto, i veicoli americani di rifornimento, come Dragon di SpaceX e Cygnus di Northrop Grumman, sono stati chiamati a dimostrare la loro capacità di mantenere l’orbita della stazione.
L’importanza della manovra di settembre 2025
Il debutto di Dragon in questa funzione risale all’8 novembre 2024, ma la manovra di settembre 2025 assume un’importanza particolare. Essa attesta l’affidabilità del “boost kit” installato sulla capsula, un dispositivo che sarà utilizzato ripetutamente nei prossimi mesi per garantire la stabilità dell’avamposto orbitale. Non si tratta solo di un test tecnico; la NASA ha infatti incaricato SpaceX di gestire anche la delicata fase di deorbitazione della ISS, prevista per il 2030-2031. In questo scenario, una versione potenziata di Dragon sarà responsabile del rientro controllato della stazione nell’atmosfera terrestre.
Il ruolo centrale di Dragon nelle operazioni della ISS
Il ruolo di Dragon sta diventando sempre più centrale nelle operazioni quotidiane della ISS. È importante sottolineare che la capsula è arrivata il 25 agosto 2025, portando con sé oltre 2.270 chilogrammi di rifornimenti, esperimenti scientifici e materiali per l’equipaggio. La capsula rimarrà agganciata alla stazione fino a dicembre 2025, o al massimo all’inizio di gennaio 2026, prima di riportare sulla Terra campioni scientifici e rifiuti, con un ammaraggio previsto al largo della California.
Un futuro indipendente per gli Stati Uniti nello spazio
Negli ultimi anni, l’autonomia tecnologica degli Stati Uniti in ambito spaziale è notevolmente aumentata, riducendo la dipendenza dal supporto logistico russo. Questo cambiamento rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui gli Stati Uniti si preparano a gestire in modo indipendente le operazioni della ISS e, successivamente, il suo pensionamento.