Ero inizialmente scettico, lo confesso. Un iPhone così sottile non poteva, o almeno così pensavo, vantare una batteria all’altezza. E con una sola fotocamera a un prezzo che supera i 1200 euro? Sembrava una vera provocazione. Tuttavia, dopo una settimana di utilizzo del nuovo iPhone Air, ho ripreso in mano il mio iPhone 17 Pro e ho compreso che Apple ha realizzato qualcosa di straordinario, anche se con alcune scelte discutibili.
Questa non è una recensione tradizionale. È il racconto di come un dispositivo che a prima vista appare fragile mi abbia conquistato, nonostante i suoi difetti quasi imperdonabili.
Cosa amerai (contro ogni previsione)
Iniziamo con i punti di forza. La leggerezza dell’iPhone Air è sorprendente: è così sottile e leggero che ti dimentichi di averlo in tasca. Con un peso di soli 165 grammi, sembra quasi di non avere nulla. E il display? Un OLED luminoso a 120Hz, finalmente disponibile su un modello non-Pro, rende ogni interazione un vero piacere.
Inoltre, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il dispositivo è sorprendentemente solido. Grazie al telaio in titanio e al nuovo Ceramic Shield 2, ho messo alla prova la sua resistenza e, a sorpresa, non si è piegato nemmeno sotto sforzo. L’unico difetto? La fotocamera sporge un po’ troppo, rendendolo instabile quando appoggiato su una superficie piana.
Cosa odierai (e avrai ragione)
Passiamo ai difetti. La fotocamera, purtroppo, è un vero e proprio insulto per un dispositivo di questo calibro nel 2025. Con una sola lente da 48 MP, è inaccettabile a questo prezzo. Non c’è zoom ottico, né scatti ultra-grandangolari, e la capacità di fare foto macro, presente anche nell’iPhone 17 base, qui è assente. Le immagini sono buone, ma non eccezionali, e in condizioni di scarsa luminosità, a volte risultano meno nitide rispetto a quelle del modello standard.
In aggiunta, il dispositivo tende a surriscaldarsi. Durante l’utilizzo intensivo, come nel caso di videogiochi, l’area vicino alla fotocamera può raggiungere temperature elevate, quasi 46°C. Questo non solo è fastidioso, ma può anche compromettere le prestazioni. Per un utilizzo quotidiano, non è un problema, ma se sei un gamer, ti consiglio di cercare altrove.
La batteria? La vera, grande sorprendente
Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare da un design così sottile, la batteria dell’iPhone Air si è rivelata una piacevole sorpresa. Grazie al nuovo chip A19 Pro e a ottimizzazioni software, ho potuto utilizzare il telefono per un’intera giornata senza problemi. Con un uso medio, sono riuscito a mantenere il 18% di carica alle 22:30, dopo cinque ore di schermo acceso. Certo, per chi utilizza il telefono in modo intensivo, la situazione cambia e si può arrivare a fine giornata con la batteria quasi scarica, ma in generale, la durata è molto migliore di quanto ci si potesse aspettare.
Il verdetto: chi dovrebbe comprarlo?
In conclusione, l’iPhone Air non è un dispositivo per tutti. È un esperimento affascinante, un’anteprima del futuro degli smartphone Apple, pensato per gli early adopter con un portafoglio generoso e per chi è ossessionato dal design. Per chi cerca un telefono più pratico e versatile, l’iPhone 17 o il 17 Pro rimangono scelte decisamente più sensate. Ma una cosa è certa: dopo aver provato l’iPhone Air, ogni altro smartphone sembrerà un goffo e pesante mattone.