ALT: "Cereali per bambini contaminati da glifosato oltre i limiti di sicurezza, preoccupazione tra i genitori."
cereali per bambini contaminati da glifosato: preoccupazioni per la salute infantile nel 2025

Cereali per bambini: il glifosato supera i limiti di sicurezza e preoccupa i genitori

Un nuovo allerta si diffonde nel campo della sicurezza alimentare , con particolare attenzione ai più giovani. Recenti ricerche effettuate da esperti indipendenti hanno evidenziato che i livelli di glifosato presenti nei cereali per bambini superano le soglie di sicurezza stabilite dalla comunità scientifica , generando preoccupazione tra i genitori in Europa e negli Stati Uniti . L’organizzazione Moms Across America ha sottolineato che la situazione è particolarmente critica in alcuni Paesi europei, dove i tassi di contaminazione sono allarmanti.

Contaminazione nei cereali: dati allarmanti in Europa

Il rapporto di Moms Across America ha rivelato che il 90% dei cereali analizzati negli Stati Uniti presenta tracce di glifosato , inclusi i prodotti biologici . Tuttavia, i risultati più preoccupanti emergono dall’analisi dei cereali venduti in Europa . In particolare, nel Regno Unito , la farina d’avena Quaker Oatmeal Sweet Cinnamon ha mostrato concentrazioni di glifosato pari a 513 parti per miliardo (ppb), un valore che supera di oltre 5.100 volte i limiti considerati sicuri per la salute .

In Francia , i cereali Nestlé Cookie Crisp hanno raggiunto punte di 732 ppb, superando di sette volte i limiti legali fissati a 100 ppb e di oltre 7.300 volte la soglia critica per effetti ormonali e danni agli organi . Anche in Germania , sebbene i livelli medi siano inferiori, la contaminazione è presente in prodotti noti come i Choco Krispies. Negli Stati Uniti , i valori più elevati si attestano tra 7 e 13 ppb, comunque ben lontani dai picchi europei, ma con una contaminazione diffusa in quasi tutti i marchi testati.

Rischi per la salute legati al glifosato

Il glifosato , un erbicida introdotto da Monsanto nel 1974, è oggi il più utilizzato a livello globale e al centro di un acceso dibattito riguardo ai suoi effetti sulla salute . Diversi studi scientifici hanno messo in relazione anche piccole quantità di questa sostanza con una serie di problemi di salute , tra cui:

  • malattia epatica non alcolica,
  • disfunzioni endocrine,
  • danni neurologici,
  • difetti congeniti, aborti spontanei e nascite premature,
  • varie forme tumorali.

In aggiunta, l’uso del glifosato favorisce la proliferazione del fungo Fusarium, noto per la produzione di micotossine , sostanze altamente tossiche per il fegato , i reni e il sistema immunitario , con conseguenze particolarmente gravi per lo sviluppo dei bambini . La situazione è ulteriormente complicata dalla presenza di altre sostanze nocive, come il pesticida clormequat, vietato negli Stati Uniti ma ancora presente in alcuni prodotti europei a causa di normative lacunose.

Appello per un divieto globale

Zen Honeycutt , direttrice di Moms Across America, ha espresso la sua profonda preoccupazione riguardo ai risultati emersi, affermando: “Avevamo sperato che i prodotti europei fossero più sicuri , ma i dati dimostrano il contrario. È urgente un confronto internazionale per vietare l’uso del glifosato come essiccante e erbicida .”

Anche esperti di fama, come il professor Gilles-Eric Séralini , hanno sollevato la questione, sottolineando che “il glifosato non agisce da solo, ma è spesso associato a arsenico , metalli pesanti e composti petrolchimici cancerogeni , configurando uno scandalo globale.” La pediatra americana Michelle Perro ha messo in guardia sui rischi derivanti dal consumo quotidiano di cereali contaminati, mentre la ricercatrice Stephanie Seneff del MIT ha chiesto un maggiore controllo ufficiale per evitare che la responsabilità del monitoraggio della sicurezza alimentare ricada esclusivamente sui cittadini .

Con quasi la metà della popolazione europea destinata a ricevere una diagnosi di tumore nel corso della vita, la presenza di glifosato negli alimenti per l’infanzia rappresenta un problema sanitario di grande rilevanza.