Un episodio allarmante ha scosso il quartiere Arcella di Padova mercoledì 23 aprile 2025, quando un giovane tunisino è stato denunciato e successivamente trasferito al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Gradisca d’Isonzo. L’intervento della Polizia di Stato è stato richiesto a seguito di una segnalazione riguardante un’aggressione che ha coinvolto un’insegnante di una scuola media.
Intervento delle forze dell’ordine
Verso le ore 12, una telefonata da un passante ha attivato le pattuglie della Questura, segnalando una lite tra un gruppo di ragazzi nordafricani. All’arrivo degli agenti, i giovani si erano già dispersi, allontanandosi in direzioni diverse. Nonostante ciò, la Polizia ha immediatamente avviato le indagini per chiarire la situazione.
Il ruolo dell’insegnante
Tra i presenti, una professoressa ha tentato di intervenire, scattando una foto al gruppo mentre si avvicinava al parcheggio della scuola. Nel tentativo di allontanare i ragazzi, uno di loro si è avvicinato all’insegnante, spingendola e facendole cadere il cellulare. Fortunatamente, il dispositivo è stato recuperato poco dopo, ma l’insegnante ha deciso di sporgere querela, rendendo la situazione ancora più grave.
Identificazione e precedenti penali
Durante le indagini, un’altra pattuglia ha rintracciato un giovane che corrispondeva alle descrizioni fornite. Portato in Questura, è stato identificato come un 18enne tunisino, già noto alle forze dell’ordine per un episodio di lesioni personali aggravate avvenuto a febbraio 2025, sempre nell’area dell’Arcella. In quell’occasione, il giovane e due suoi connazionali avevano aggredito un cittadino albanese con un coltello, un precedente che ha sicuramente influito sulla valutazione della sua posizione.
Provvedimenti e indagini in corso
Dopo aver accertato la sua condizione di irregolarità sul territorio nazionale, il giovane è stato trasferito al CPR di Gradisca d’Isonzo per il suo definitivo allontanamento dall’Italia. Le autorità competenti stanno ora proseguendo le indagini per identificare gli altri membri del gruppo coinvolti nell’episodio di aggressione all’insegnante, cercando di fare chiarezza su una situazione che ha suscitato preoccupazione tra i residenti e nel mondo scolastico.
Questo evento sottolinea non solo la necessità di garantire la sicurezza nelle scuole, ma anche l’importanza di un intervento tempestivo da parte delle forze dell’ordine in situazioni di emergenza.