"Razzo Soyuz-5 in fase di lancio, simbolo dell'autonomia spaziale russa a dicembre."
il razzo soyuz-5 debutta a dicembre 2025, segnando un'importante tappa per l'autonomia spaziale della russia

A dicembre il razzo Soyuz-5 debutta, un passo cruciale per l’autonomia spaziale della Russia

La Russia e il nuovo razzo Soyuz-5

La Russia si prepara a inaugurare un nuovo capitolo della sua storia spaziale con il lancio del razzo Soyuz-5, previsto per la fine del 2025. L’annuncio, che ha catturato l’attenzione di molti, è stato fatto dal direttore di Roscosmos, Dmitry Bakanov, il quale ha confermato ai media statali che il lancio inaugurale avverrà entro dicembre. Questo razzo, ribattezzato Irtysh in onore del fiume che attraversa Russia e Kazakistan, ha come obiettivo principale quello di ridurre la dipendenza da componenti precedentemente forniti dall’Ucraina.

Origini e sviluppo del Soyuz-5

Il Soyuz-5 si propone come l’erede del Zenit-2, un razzo progettato durante l’era sovietica dal bureau ucraino Yuzhnoye e costruito a Dnipro. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, la cooperazione tra Mosca e Kiev è continuata, ma è stata interrotta nel 2022, anno dell’invasione russa dell’Ucraina, che ha bloccato ogni scambio industriale. Con il Soyuz-5, la Russia ha deciso di eliminare definitivamente i moduli prodotti all’estero, mantenendo la struttura del predecessore ma con una catena di produzione completamente interna.

Caratteristiche tecniche del Soyuz-5

Dal punto di vista tecnico, il Soyuz-5 non presenta innovazioni radicali. Si tratta di un razzo di classe media, progettato per essere totalmente monouso e in grado di trasportare fino a 17 tonnellate in orbita bassa. Un elemento chiave è il motore RD-171MV, che trae origine dal progetto Energia degli anni Ottanta. Questo motore offre una spinta tre volte superiore a quella di un motore principale dello Space Shuttle, ma a differenza delle versioni precedenti, non include più componenti di origine ucraina.

Il lancio inaugurale avverrà dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan e rappresenterà solo l’inizio di una serie di voli dimostrativi. L’entrata in servizio operativo del Soyuz-5 non è prevista prima del 2028, evidenziando i tempi lunghi che caratterizzano l’industria spaziale russa, attualmente influenzata da budget ridotti a causa del conflitto in corso. L’obiettivo finale è quello di sostituire gradualmente sia la famiglia Zenit che i Proton-M, razzi ormai prossimi al pensionamento.

Prospettive commerciali e sfide future

Nonostante le ambizioni, il futuro commerciale del Soyuz-5 presenta molte incognite. Il mercato spaziale è sempre più dominato da vettori riutilizzabili, come quelli di SpaceX, e dalle nuove proposte europee e cinesi. In questo contesto, un razzo interamente expendable potrebbe non risultare competitivo. Per affrontare questa sfida, Roscosmos sta sviluppando anche il progetto Soyuz-7, noto come Amur. Questo razzo, dotato di motori a metano e di un primo stadio riutilizzabile, dovrebbe esordire non prima del 2030, segnando un passo importante verso l’innovazione nella tecnologia spaziale russa.

Con il Soyuz-5, la Russia si prepara a riaffermare la propria presenza nel panorama spaziale internazionale, ma le sfide da affrontare sono numerose e richiederanno tempo e risorse per essere superate.