Un agricoltore di 55 anni , originario della provincia di Cuneo , ha affrontato un’esperienza drammatica che ha richiesto un intervento medico d’urgenza. A causa di un grave incidente sul lavoro, il suo fegato ha subito un’esplosione interna, portando a una serie di operazioni che hanno messo a dura prova la sua vita. Fortunatamente, grazie a un trapianto tempestivo presso l’ ospedale Molinette di Torino , il paziente è ora cosciente e in fase di recupero.
Incidente in azienda agricola
L’incidente è avvenuto il 2 aprile , mentre l’agricoltore stava lavorando all’interno del silos della sua azienda agricola a Fossano . Durante le operazioni, è stato schiacciato nella parte destra dell’addome da una pala meccanica , provocando una gravissima emorragia . Trasportato d’urgenza all’ ospedale di Cuneo in codice rosso, i medici hanno dovuto intervenire immediatamente per contenere la perdita di sangue, “impacchettando” il fegato danneggiato.
Nonostante i primi interventi sembrassero aver stabilizzato la situazione, il paziente ha dovuto affrontare un vero e proprio calvario di operazioni. Dopo essere tornato in sala operatoria per ben due volte, undici giorni dopo l’incidente, l’ emorragia si è ripresentata, costringendo i medici a prendere decisioni drastiche. La situazione si è aggravata ulteriormente, rendendo necessario un trapianto urgente .
Trasferimento e operazioni
Dopo l’allerta lanciata dall’ ospedale di Cuneo , il 55enne è stato trasferito alla Terapia Intensiva Centralizzata delle Molinette di Torino . Qui, il direttore del Centro Trapianto di Fegato , Renato Romagnoli , insieme all’epatologa Silvia Martini , ha valutato il caso e ha deciso di iscrivere il paziente alla lista di super-urgenza nazionale . Questo passaggio si è rivelato cruciale per la sua salvezza.
Incredibilmente, dopo sole 18 ore , è stato trovato un fegato compatibile grazie alla segnalazione del Centro Nazionale Trapianti . Il trapianto , descritto dai medici come “ai limiti dell’impossibile”, ha comportato la rimozione del fegato gravemente danneggiato. Dopo due ore senza organo, il sangue ha ripreso a circolare nel nuovo fegato , segnando una svolta decisiva per la vita del paziente. Dopo ulteriori interventi, il 55enne è stato trasferito in area semintensiva, dove ha finalmente ripreso conoscenza, esprimendo gratitudine per il supporto ricevuto.
Come funziona la “super-urgenza nazionale”
Il sistema della super-urgenza nazionale è progettato per garantire priorità immediata a pazienti in pericolo di vita a causa di gravi insufficienze epatiche, come nel caso di questo agricoltore. La richiesta di trapianto viene inviata dal centro trapianti al Centro Nazionale Trapianti , che coordina la disponibilità degli organi a livello nazionale in tempo reale.
In questo caso, la rapidità del sistema ha fatto la differenza: in sole 18 ore , è stato trovato un donatore compatibile in un’altra regione. La famiglia del donatore ha descritto l’uomo come un “angelo”, sottolineando l’importanza della donazione di organi . La moglie del paziente, Claudia , ha definito l’accaduto un “miracolo di Pasqua”, lodando l’impegno dei medici e ricordando come da una vita che viene a mancare possano risorgere altre vite.