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Andrea Sempio, il 37enne al centro del caso di Garlasco, ha rilasciato dichiarazioni incisive durante un’intervista a Quarto Grado, trasmessa il 21 marzo 2025. In un momento cruciale per le indagini, Sempio ha affermato di non avere alcun motivo di fuggire o nascondersi, nonostante le recenti notizie che collegano le sue impronte a quelle trovate sulla scena del delitto di Chiara Poggi.
L’intervista a Quarto Grado
Condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, l’intervista ha catturato l’attenzione dei media, soprattutto in relazione ai nuovi sviluppi riguardanti l’impronta rinvenuta sulla parete delle scale della casa di Poggi. Con fermezza, Sempio ha dichiarato: “Non ho motivo di scappare, né di nascondermi”, ribadendo la sua innocenza rispetto alle accuse a suo carico. La sua posizione è chiara: non teme le indagini e si dice pronto a collaborare con le autorità.
Le affermazioni sulle tracce in casa Poggi
Durante l’intervista, Sempio ha rivelato di aver frequentato la casa di Chiara Poggi, sottolineando che, qualora emergessero delle sue tracce, non si sorprenderebbe. “Io frequentavo la casa, andavo lì con Marco“, ha dichiarato, evidenziando che la sua presenza nella villetta nei giorni precedenti al delitto non è un mistero. Ha anche invitato gli inquirenti a esaminare ogni dettaglio: “Non c’è nulla, guardino tutto, va benissimo, facciano tutto quello che devono fare”. La sua richiesta di trasparenza e giustizia è evidente, e Sempio spera che le indagini possano chiarire definitivamente la sua posizione.
Le parole di Sempio
In un contesto di crescente tensione, i legali di Sempio hanno consigliato al loro assistito di non presentarsi in procura, richiamando l’articolo 375 comma 4 del Codice di procedura penale. Tuttavia, Sempio ha spiegato di essersi “tenuto un po’ nascosto” non per sfuggire alle autorità, ma per essere disponibile nel caso avessero avuto bisogno di lui. “Il mio obiettivo è tornare al lavoro, tornare alla vita normale il prima possibile”, ha affermato, ribadendo la sua innocenza e il fatto di non avere “pesi sulla coscienza”. La sua determinazione a dimostrare la propria estraneità ai fatti è palpabile, e il 37enne si dice pronto a collaborare con le indagini per dimostrare la sua innocenza.
In questo scenario complesso, Andrea Sempio mantiene una posizione di apertura e disponibilità, mentre il caso di Garlasco continua a essere sotto i riflettori, con la speranza che la verità emerga al più presto.