Il cardinale Angelo Becciu, una figura controversa all’interno della Chiesa cattolica, ha recentemente manifestato il suo disappunto per la sua esclusione dal Conclave, un evento fondamentale per la selezione del nuovo Papa. Nonostante la revoca dei diritti cardinalizi da parte di Papa Francesco nel 2020, Becciu sostiene che non ci sia stata un’intenzione chiara di escluderlo e che non gli sia stata mai richiesta una rinuncia formale alla sua partecipazione. La sua posizione ha sollevato reazioni, tra cui quella del cardinale Jean-Paul Vesco, il quale ha commentato: “Il suo non è un caso, ci sono cose più importanti”.
Becciu e il Conclave: Un diritto contestato
In un’intervista con Reuters, Becciu ha chiarito che la sua situazione è cambiata drasticamente da quella sera del 2020. Ha ribadito che non ha ricevuto alcuna comunicazione formale da parte del Papa riguardo alla sua esclusione dal Conclave. Inoltre, ha rivelato di aver avuto un incontro con Francesco a gennaio, poco prima del ricovero del Pontefice al Gemelli avvenuto a febbraio. Durante questo incontro, Becciu afferma che il Papa gli avrebbe accennato a una possibile “soluzione” per il suo status, ma non è chiaro se ci sia stata una documentazione ufficiale al riguardo.
In attesa delle congregazioni pre-Conclave, Becciu ha sottolineato che la decisione finale spetterà ai suoi confratelli cardinali. Se dovesse essere riammesso, il numero totale di cardinali elettori salirebbe a 136, un dato che potrebbe avere un impatto significativo sul processo di elezione del nuovo Papa.
Il caso di Angelo Becciu: Un’inchiesta scomoda
La vicenda di Angelo Becciu è tutt’altro che ordinaria. Nel 2020, il cardinale è stato destituito dal suo incarico da Papa Francesco e privato dei diritti cardinalizi, inclusa la partecipazione al Conclave. Questa decisione è stata presa in seguito a un’indagine che ha coinvolto i fondi della Segreteria di Stato e presunti illeciti finanziari, tra cui l’acquisto di un immobile di lusso a Londra.
Becciu è diventato il primo cardinale nella storia a essere processato da un tribunale vaticano ordinario. La sentenza, emessa a dicembre 2023, ha portato a una condanna di 5 anni e 6 mesi di reclusione per peculato e abuso d’ufficio, oltre a una multa. Tuttavia, il cardinale ha presentato ricorso in appello, continuando a proclamare la sua innocenza e sostenendo che il processo fosse influenzato da dinamiche politiche interne al Vaticano.
Chi è Angelo Becciu?
Originario della provincia di Sassari, Angelo Becciu ha 76 anni ed è una figura di spicco all’interno della Chiesa cattolica. La sua carriera è stata caratterizzata da alti e bassi, ma il suo coinvolgimento in questioni finanziarie ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. La condanna a cui è stato sottoposto ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e sull’integrità delle istituzioni vaticane.
Nonostante le accuse e le conseguenze legali, Becciu continua a mantenere una certa visibilità all’interno della Chiesa, alimentando discussioni su come le sue esperienze possano influenzare il futuro del Conclave e della leadership papale.
Vesco: “Ci sono cose più importanti”
In un contesto di tensione e attesa, il cardinale Jean-Paul Vesco ha commentato la situazione di Becciu, affermando che ci sono questioni più rilevanti da affrontare. Durante la quarta congregazione dei cardinali in Vaticano, Vesco ha dichiarato che i lavori procedono bene e ha minimizzato l’importanza del caso Becciu.
Il portavoce della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha aggiunto che tutti i cardinali sono invitati a partecipare alle congregazioni e che la questione del Conclave sarà affrontata in seguito. Questa dichiarazione ha ulteriormente evidenziato la complessità della situazione e il delicato equilibrio tra le dinamiche interne della Chiesa e le aspettative del pubblico.