Arresti per mafia in Calabria: colpiti i clan Abbruzzese e Forastefano in operazione dei Carabinieri

"Arresti mafia Calabria: operazione Carabinieri contro clan Abbruzzese e Forastefano"
Arresti per mafia in Calabria nel 2025: i Carabinieri colpiscono i clan Abbruzzese e Forastefano in un'importante operazione contro la criminalità organizzata

5 arresti e un divieto di dimora sono il bilancio di una significativa operazione antimafia realizzata dai Carabinieri, che ha avuto come obiettivo i clan Abbruzzese e Forastefano. L’operazione ha interessato diverse località, tra cui la provincia di Cosenza, Cuneo e Parma. Il 9 maggio, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro ha emesso l’ordinanza cautelare su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, mirando a contrastare l’associazione di tipo mafioso e la tentata estorsione.

Dettagli dell’operazione

Le indagini, come riportato dal sito ufficiale dei Carabinieri, sono state orchestrate dalla DDA di Catanzaro e portate avanti dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cosenza. L’operazione è stata avviata grazie alle denunce di due imprenditori vittime di tentate estorsioni, unite alle testimonianze di un collaboratore di giustizia. Questi elementi hanno consentito di costruire un quadro dettagliato delle attività illecite dei clan coinvolti, permettendo di realizzare un’operazione ben congegnata.

Le cosche coinvolte

Le risultanze investigative hanno rivelato il modus operandi delle cosche di ‘ndrangheta Abbruzzese e Forastefano, attive a Cassano all’Ionio e nei comuni circostanti. Le loro operazioni di estorsione erano principalmente finalizzate a raccogliere fondi per sostenere i membri detenuti e le loro famiglie, evidenziando così l’ampiezza e la profondità dell’influenza mafiosa nella regione. Queste pratiche non solo danneggiano l’economia locale, ma generano anche un clima di paura e intimidazione tra gli imprenditori onesti.

Accuse e indagati

Tra gli indagati spicca un individuo considerato il reggente della cosca Abbruzzese, insieme a un altro soggetto che vive con un elemento di spicco della consorteria. Quest’ultimo aveva un ruolo fondamentale nella gestione della contabilità e fungeva da intermediario nelle comunicazioni tra i membri dell’organizzazione. Le accuse di associazione mafiosa sono di notevole gravità e sollevano interrogativi sul radicamento delle cosche nel tessuto sociale e imprenditoriale della zona.

Fase delle indagini

Attualmente, il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, che richiederà una verifica processuale in contraddittorio con la difesa. Questo passaggio è cruciale per garantire il rispetto dei diritti degli indagati e per costruire un caso solido che possa resistere all’esame del tribunale. Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, è possibile consultare il sito ufficiale dei Carabinieri, che offre informazioni aggiornate sulle operazioni in corso e sulle attività di contrasto alla criminalità organizzata.

In questo contesto, l’operazione rappresenta un passo significativo nella lotta contro la mafia, un fenomeno che continua a minacciare la sicurezza e la legalità in molte aree d’Italia.

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