Nell’attuale panorama della tecnologia accessibile, gli auricolari TWS Silvercrest di LIDL, proposti a un prezzo stracciato di 9,99 euro, hanno catturato l’interesse di numerosi appassionati di audio. A partire dal 16 giugno 2025, io e Davide abbiamo deciso di intraprendere un’esperienza inusuale: sostituire i nostri auricolari costosi, come le AirPods e i Technics, con questi modelli economici. L’idea è scaturita da una promozione imperdibile di LIDL, che offriva auricolari Silvercrest TWS Bluetooth dotati di ANC (Cancellazione Attiva dei Rumori) a un prezzo davvero competitivo. Tuttavia, c’era un inghippo: per acquistarli, era necessario recarsi fisicamente nel negozio, una strategia di marketing conosciuta come “loss leader”, concepita per attrarre clienti e stimolare acquisti impulsivi.
La strategia di marketing di LIDL
Il principio del “loss leader” si fonda sull’idea di vendere un prodotto a un prezzo ridotto, talvolta in perdita, per attirare i clienti nel punto vendita. L’obiettivo non è tanto il guadagno su quel singolo articolo, quanto piuttosto l’incremento del traffico e l’incentivazione all’acquisto di altri prodotti con margini di profitto più elevati. Questa strategia rappresenta un chiaro esempio di marketing esperienziale, dove la ricerca dell’affare diventa un’avventura, quasi una caccia al tesoro.
Mio padre è un grande appassionato di queste offerte e partecipa attivamente a gruppi Facebook dedicati, dove gli utenti condividono disponibilità e recensioni sui prodotti in promozione. L’eccitazione che si genera al momento del lancio di nuove offerte è palpabile, e chi riesce a mettere le mani sul prodotto desiderato prova una gioia immensa, spesso condivisa sui social.
L’acquisto degli auricolari Silvercrest
Spinto dalla curiosità, ho deciso di unirmi alla caccia e ho acquistato gli auricolari Silvercrest a 9,99 euro, con l’ANC, una caratteristica di solito riservata a modelli ben più costosi. Il giorno del lancio della promozione, ho avuto la fortuna di scegliere tra i colori bianco e nero. Davide, invece, ha optato per un’alternativa più nota, le Redmi Buds 6 Play, a 12,99 euro, con l’intento di dimostrare che un piccolo aumento di prezzo potesse garantire un prodotto di qualità superiore.
Materiali e design degli auricolari
Le Silvercrest “E1 B2” sono costruite in plastica rigida, con un trattamento opaco che offre una buona presa. Le dimensioni del case sono di circa 60 x 28,4 x 50,5 mm, mentre gli auricolari misurano 21,3 x 25,4 x 35,9 mm. Queste misure sono state ottenute manualmente, poiché non esistono specifiche ufficiali. All’interno del case, troviamo una batteria Li-Ion da 3,7V e 400mAh, che consente circa tre cicli di carica completa.
Il coperchio del case si apre facilmente, ma tende a richiudersi con il minimo movimento. Gli auricolari si estraggono senza difficoltà e presentano un LED di stato. La ricarica avviene tramite una porta USB-C, ma risulta piuttosto lenta, impiegando quasi due ore per una carica completa.
L’esperienza di Davide con le Redmi Buds
Davide ha scelto le Redmi Buds 6 Play, che presentano un design più compatto e una batteria da 600mAh, garantendo un’autonomia maggiore. La custodia è più resistente ai segni del tempo, grazie a un materiale opaco che resiste meglio all’usura. A differenza delle Silvercrest, queste cuffie non hanno il gambo e occupano meno spazio, risultando più comode per l’uso quotidiano.
Vestibilità e comfort
Entrambi i modelli offrono una buona vestibilità. Le Silvercrest si inseriscono bene nell’orecchio, grazie alla loro forma in-ear e ai gommini di ricambio inclusi nella confezione. Tuttavia, non presentano controlli touch, ma utilizzano pulsanti fisici per gestire le funzioni. Questo sistema è semplice e intuitivo, permettendo di attivare l’ANC o l’assistente vocale senza complicazioni.
Le Redmi Buds, invece, sono più leggere e si adattano bene al padiglione auricolare. Anche se offrono controlli soft touch, non hanno funzionalità aggiuntive rispetto alle Silvercrest, come l’ANC.
Qualità di ascolto
Quando si parla di qualità audio, le Silvercrest si collocano leggermente al di sotto di modelli più costosi. L’audio è chiaro, ma i bassi risultano meno presenti. In confronto, le Redmi Buds offrono un suono più aperto e bassi più corposi, grazie alla possibilità di utilizzare un’app per personalizzare l’equalizzazione.
Autonomia e prestazioni
In termini di autonomia, le Redmi Buds 6 Play superano nettamente le Silvercrest, offrendo fino a 7,5 ore di ascolto a volume medio, rispetto alle 4 ore delle Silvercrest senza ANC. Con l’ANC attivo, l’autonomia delle Silvercrest scende drasticamente a circa 2 ore. Questo solleva la questione se l’ANC delle Silvercrest valga il compromesso in termini di durata della batteria. La risposta è negativa: l’ANC non è così efficace da giustificare la riduzione dell’autonomia.
Prezzi e considerazioni finali
In conclusione, ha senso spendere il 30% in più per le Redmi Buds? Se il valore aggiunto giustifica il costo per te, allora sì. Tuttavia, per la maggior parte delle persone, le Silvercrest rappresentano un’ottima scelta, soprattutto considerando che sono prodotti di consumo che non richiedono un investimento eccessivo. Anche chi possiede già auricolari costosi potrebbe trovare utile avere un paio di cuffie economiche da utilizzare in situazioni informali, come al mare o in viaggio.
In definitiva, sia le Silvercrest che le Redmi Buds offrono un buon rapporto qualità-prezzo, ma la scelta finale dipenderà dalle esigenze individuali di ciascun utente.