Bambino autistico trascurato in aula a Cesa: genitori e sindaco forniscono versioni diverse

"Immagine di un'aula scolastica a Cesa, con focus sulla questione del bambino autistico trascurato, evidenziando le diverse versioni di genitori e sindaco."
bambino autistico trascurato in aula a cesa: divergenze tra le versioni di genitori e sindaco nel 2025

In un episodio che ha acceso un vivace dibattito, un bambino autistico di Cesa, un comune in provincia di Caserta, è diventato il fulcro di una controversia riguardante la sua assistenza scolastica. Secondo i genitori, il piccolo sarebbe stato lasciato in aula con abiti sporchi dopo aver fatto i bisogni, senza ricevere il supporto necessario per pulirsi. La questione, emersa tramite un post sui social, ha suscitato l’attenzione del Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, che ha espresso indignazione per quello che considera un grave caso di violazione dei diritti di un alunno con disabilità.

Le due versioni: famiglia e sindaco a confronto

Da una parte, i genitori del bambino sostengono che l’assistenza ricevuta fosse inadeguata; dall’altra, il sindaco di Cesa, Enzo Guida, ha presentato una versione differente. Dopo aver interpellato l’operatore che segue il bambino, Guida ha negato che il piccolo fosse stato lasciato sporco in aula. Secondo il sindaco, l’operatore ha confermato di aver assistito il bambino regolarmente e che, al momento del ritiro da parte della zia, era stata notata la necessità di una pulizia, ma la zia avrebbe rifiutato l’aiuto, affermando di poter provvedere da sola.

La polemica si è intensificata quando Guida ha dichiarato che, durante un controllo effettuato poco prima delle 12:30, non era stata riscontrata alcuna necessità di pulizia. Tuttavia, i genitori hanno insistito sul fatto che il bambino fosse rimasto sporco per un lungo periodo, lamentandosi direttamente con la scuola il giorno successivo.

La difesa del sindaco e la situazione scolastica

Enzo Guida ha voluto chiarire che l’assistenza ai bambini è di competenza della scuola, ma ha anche sottolineato come l’amministrazione comunale stia lavorando per migliorare il servizio. Attraverso il programma Gol, sono stati messi a disposizione ulteriori operatori per garantire un supporto adeguato. Guida ha espresso fiducia nell’operatore coinvolto, evidenziando il suo impegno e la sua professionalità nel seguire i bambini.

Il sindaco ha confermato di aver avuto un confronto diretto con il dirigente scolastico, Pietro Corvino, e con l’operatore stesso, il quale ha ribadito di aver assistito il bambino in modo costante. Secondo Guida, la questione della pulizia è emersa solo al momento del ritiro del bambino, quando la zia ha deciso di non accettare l’aiuto dell’operatore.

Precedenti e richiesta di maggiore attenzione

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani ha evidenziato che questo non è un caso isolato. Sono stati citati episodi simili in altre località italiane, come a Montalto Uffugo, dove un bambino autistico è stato lasciato sporco in classe, e ad Avellino, dove una bambina di tre anni ha vissuto una situazione analoga. Questi eventi hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla mancanza di personale adeguato nelle scuole per assistere gli alunni con disabilità nei loro bisogni primari.

Il coordinamento ha richiesto misure immediate per garantire che tutte le scuole dispongano di personale formato e in grado di fornire assistenza adeguata, affinché episodi del genere non si ripetano. La questione dell’assistenza ai bambini con disabilità è diventata sempre più centrale nel dibattito pubblico, evidenziando la necessità di un cambiamento sistemico nel modo in cui le scuole gestiscono tali situazioni.

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