Benedetto Ceraulo, noto per essere l’assassino di Maurizio Gucci, è deceduto in circostanze drammatiche. Il 63enne, originario di Caltanissetta , ha perso la vita il 29 aprile 2025 presso l’ospedale Cisanello di Pisa , dopo una settimana di agonia. Ceraulo aveva già scontato 28 anni di carcere per l’omicidio dell’imprenditore della moda, avvenuto il 27 marzo 1995 a Milano . La sua esistenza ha preso una piega tragica il 22 aprile, quando ha sparato al figlio Gaetano , di 37 anni, prima di tentare di togliersi la vita.
Morto Benedetto Ceraulo, il killer di Maurizio Gucci
Nella serata di martedì 29 aprile, Ceraulo è spirato in ospedale, dove era stato ricoverato dopo aver ferito il figlio durante una violenta lite nel giardino della loro abitazione a Santa Maria a Monte , in provincia di Pisa . La sparatoria è scaturita da un acceso confronto, innescato da un graffio sulla sua auto, che ha fatto perdere il controllo a Ceraulo. Armato di una pistola di piccolo calibro detenuta illegalmente, ha colpito Gaetano , il quale è riuscito a fuggire in auto e a contattare i soccorsi .
Il giorno successivo, la Procura di Pisa ha emesso un fermo nei confronti di Ceraulo, accusandolo di tentato omicidio e di detenzione di arma clandestina, aggravata dalla recidiva. Durante il suo ricovero in terapia intensiva , è stato sorvegliato dalle forze dell’ordine.
Cosa è successo durante la lite con il figlio
La ricostruzione dei fatti da parte dei carabinieri ha rivelato che la lite tra padre e figlio è stata scatenata da motivi futili. Ceraulo, infuriato per un graffio sulla sua auto, ha reagito in modo violento. Dopo aver ferito Gaetano , il giovane è riuscito a mettersi in salvo e a contattare il 112 . Ricoverato all’ospedale di Pontedera , il ragazzo non è in pericolo di vita, ma ha subito un intervento per la ricostruzione di una parte del viso.
L’arma utilizzata, una pistola di piccolo calibro con matricola abrasa, è stata rinvenuta sul luogo del tentato omicidio. Gli inquirenti hanno confermato che Ceraulo deteneva illegalmente l’arma.
Chi era Benedetto Ceraulo
Dopo aver scontato la sua pena per il delitto Gucci , Benedetto Ceraulo era tornato in libertà da circa due anni. Si era trasferito nelle campagne di Santa Maria a Monte , dove viveva da solo. Durante le festività pasquali, il figlio Gaetano , residente a Milano con la madre, lo aveva raggiunto. Ceraulo, nel tentativo di ricostruirsi una vita, si era dedicato alla viticoltura , un’attività che aveva iniziato durante la sua detenzione nell’isola di Gorgona , collaborando con il marchese Lamberto Frescobaldi per un progetto vitivinicolo.
Dopo la scarcerazione, Ceraulo si era stabilito prima ad Acciaiolo , una frazione di Fauglia , e poi a Santa Maria a Monte , dove aveva affittato una casa in una zona rurale.
L’omicidio di Maurizio Gucci
Il 27 marzo 1995, a Milano , Ceraulo ha assassinato Maurizio Gucci , sparando quattro colpi di pistola. Questo omicidio era stato commissionato dall’ex moglie della vittima, Patrizia Reggiani . Nonostante le prove, Ceraulo ha sempre negato di essere il killer, ma è stato condannato all’ergastolo, pena poi ridotta a 28 anni.
Il post del figlio Gaetano
Due giorni dopo l’incidente, Gaetano Ceraulo ha condiviso un post toccante sui social, esprimendo il suo dolore per le azioni del padre. “Il dolore più grande, in questo momento, è per te che hai compiuto un gesto terribile e vile”, ha scritto. Il giovane ha descritto il gesto di Ceraulo come un atto di violenza non solo nei suoi confronti, ma anche contro se stesso. Ha chiesto perdono per il male subito, ma ha espresso la sua impossibilità a perdonare il padre per il danno inflitto a sé stesso. La sua riflessione si è conclusa con un appello alla divinità , auspicando che Ceraulo potesse trovare la forza per affrontare il suo buio interiore.