Quando l’estate si avvicina e i nidi di vespe iniziano a comparire su balconi, tetti o scale comuni, molti si trovano di fronte a un interrogativo cruciale: chi deve sostenere i costi per la disinfestazione? La risposta non è così semplice e dipende da vari fattori, tra cui la posizione dei nidi, il tipo di proprietà e le clausole contrattuali esistenti. Vediamo cosa stabilisce la normativa italiana in merito.
Vespe nelle aree comuni: spese condivise tra condomini
Quando un nido di vespe viene scoperto in spazi condivisi, come cortili, scale, ingressi, tetti o giardini condominiali, la disinfestazione è considerata parte della manutenzione ordinaria del condominio. In base all’articolo 1123 del Codice Civile, le spese necessarie per la conservazione delle parti comuni devono essere ripartite tra i condomini in proporzione ai millesimi di proprietà. Di conseguenza, la rimozione dei nidi di vespe nelle aree comuni diventa una spesa collettiva, con ogni proprietario che contribuisce secondo le proprie quote. È importante sottolineare che nessun condomino può esimersi dal pagamento di tali costi.
Vespe in spazi privati: chi paga?
Se il nido di vespe si trova in una porzione privata dell’immobile, come un balcone o all’interno dell’appartamento, la responsabilità ricade sul proprietario o sull’inquilino. Nel caso di locazione, l’inquilino è tenuto a coprire i costi, poiché si tratta di manutenzione ordinaria, come stabilito dall’articolo 1576 del Codice Civile. Tuttavia, se l’infestazione è causata da difetti strutturali preesistenti, il proprietario potrebbe essere chiamato a rispondere delle spese. È fondamentale notare che la mancata pulizia da parte dell’inquilino può comportare la sua responsabilità per il nido.
Rimborso per l’inquilino: come procedere?
Se l’inquilino ha sostenuto i costi per la disinfestazione, è essenziale conservare documentazione scritta, come fatture o comunicazioni, per eventuali richieste di rimborso al proprietario. In generale, il contratto di locazione può contenere clausole specifiche riguardanti la gestione delle spese per disinfestazioni. Se tali clausole sono presenti, l’inquilino ha diritto a richiedere il rimborso delle somme spese per la manutenzione ordinaria degli spazi abitativi. Stabilire accordi chiari all’inizio della locazione può prevenire future controversie.
Interventi urgenti: cosa fare?
In situazioni di emergenza, quando la presenza di vespe in spazi comuni rappresenta un rischio per la sicurezza, ogni condomino ha la facoltà di contattare autonomamente una ditta specializzata per la disinfestazione. Questo intervento, inizialmente sostenuto dal condomino, potrà essere successivamente inserito nella contabilizzazione condominiale e ripartito tra tutti. Tale prassi è accettata nel caso in cui l’amministratore non intervenga in modo tempestivo. È importante ricordare che anche un intervento autonomo in situazioni urgenti può essere rimborsato.