"Chiusura di Streameast, il principale sito di streaming sportivo illegale, segna una vittoria nella lotta contro la pirateria online."
chiusura di streameast: il più grande sito di streaming sportivo illegale del mondo è stato smantellato nel 2025, segnando un passo importante nella lotta contro la pirateria online

Chiusura di Streameast: colpito il più grande sito di streaming sportivo illegale al mondo

Chiusura di Streameast: colpito il gigante dello streaming sportivo illegale

Un’operazione senza precedenti ha portato alla chiusura di Streameast, riconosciuto come il più grande sito di streaming sportivo illegale a livello mondiale. L’annuncio è stato rilasciato dall’ACE (Alliance for Creativity and Entertainment), un’organizzazione impegnata nella lotta contro la pirateria. Grazie alla collaborazione con le autorità egiziane, sono stati localizzati e disattivati i server, portando al sequestro di circa 80 domini associati alla piattaforma.

Un colosso della pirateria sportiva

Streameast era famoso per la sua vasta offerta di eventi sportivi di alto profilo, comprendente la NBA, il football della NFL, il baseball della MLB e sport come boxe, MMA, wrestling, MotoGP e Formula 1. Non mancava nemmeno il calcio, con una copertura che includeva tornei prestigiosi come i Mondiali FIFA e la Champions League. La maggior parte degli utenti proveniva da paesi come USA, Canada, Regno Unito e Germania, dove il sito aveva accumulato un traffico notevole.

Nel solo 2024, Streameast ha registrato un impressionante 1,6 miliardi di visite, con una media mensile di oltre 136 milioni. Tuttavia, chi tenta ora di accedere a uno dei domini di Streameast viene reindirizzato a una nuova iniziativa dell’ACE, il minisito Watch Legally, che promuove lo streaming legale e offre collegamenti a piattaforme autorizzate, oltre a un blog informativo sui rischi legati alla pirateria.

Un raid mirato e la cattura dei responsabili

Le indagini hanno rivelato che il sito era gestito da un gruppo relativamente ristretto. Durante il raid che ha portato alla chiusura, le autorità hanno sequestrato tre computer portatili e quattro smartphone, strumenti utilizzati per gestire l’intera operazione. Inoltre, sono state confiscate carte di credito per un totale di circa 123.000 dollari e un wallet di criptovalute contenente 200.000 dollari. È emerso che era stata creata una società negli Emirati Arabi Uniti per gestire i proventi pubblicitari del sito.

Solo due persone sono state arrestate, sospettate di essere i principali gestori di Streameast, già il mese scorso. Il presidente dell’ACE ha commentato l’operazione con entusiasmo, definendola una vittoria significativa nella lotta contro la pirateria digitale. “Abbiamo smantellato la più grande piattaforma illegale di sport in diretta al mondo”, ha affermato, sottolineando l’importanza di questa azione per le leghe sportive, le aziende di intrattenimento e i tifosi.

Con questa operazione, l’ACE ha dimostrato il proprio impegno nel contrastare le organizzazioni di pirateria a livello globale, promettendo di continuare la battaglia finché sarà necessario.