Chiusura di un ristorante a Monte San Biagio: sequestrati 1.000 kg di alimenti non tracciati

"Chiusura ristorante Monte San Biagio: sequestrati 1.000 kg di alimenti non tracciati"
sequestro di 1.000 kg di alimenti non tracciati porta alla chiusura di un ristorante a monte san biagio nel 2025

Un ristorante di Monte San Biagio, un comune in provincia di Latina, è stato costretto a chiudere a causa di gravi irregolarità igieniche. L’operazione, eseguita dai Carabinieri, ha portato al sequestro di ben 1.000 kg di alimenti, tra cui prodotti ittici e preparazioni gastronomiche, privi di tracciabilità e quindi non conformi alle normative vigenti.

Un’ispezione rigorosa

L’intervento dei Carabinieri, in collaborazione con i NAS di Latina e l’A.S.L. locale, ha rivelato una situazione preoccupante all’interno del ristorante. La proprietaria, una donna romena di 48 anni, è stata trovata in violazione delle normative sulla tracciabilità degli alimenti. Questo controllo approfondito ha evidenziato non solo la mancanza di rispetto delle norme igienico-sanitarie, ma anche una gestione del ristorante che solleva seri interrogativi sulla sicurezza alimentare.

Provvedimenti immediati e sanzioni

In seguito alle irregolarità riscontrate, l’A.S.L. di Latina ha emesso un provvedimento di sospensione immediata dell’attività del ristorante. Inoltre, sono state inflitte sanzioni amministrative significative, un chiaro messaggio che le autorità non tollereranno comportamenti che possano mettere a rischio la salute pubblica. La chiusura del ristorante rappresenta un passo cruciale nella lotta contro le violazioni delle normative alimentari, un tema di crescente importanza in un periodo in cui la sicurezza alimentare è sotto i riflettori.

Irregolarità nel lavoro e truffa

Durante l’ispezione, i Carabinieri hanno anche scoperto la presenza di 2 lavoratori italiani in nero, non regolarmente assunti. La proprietaria è stata deferita per violazione dell’articolo 14, comma 1 del D.LGS 81/2008, che regola il lavoro irregolare. Inoltre, uno dei lavoratori, un uomo di 32 anni, è stato denunciato per truffa aggravata per aver percepito indebitamente la NASPI, un sussidio per la disoccupazione. Questo episodio mette in luce non solo le problematiche legate alla sicurezza alimentare, ma anche quelle del mercato del lavoro, dove l’irregolarità è un fenomeno purtroppo diffuso.

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