Disney abbandona l’intelligenza artificiale per Dwayne Johnson
Disney ha deciso di non procedere con l’idea di utilizzare l’intelligenza artificiale per replicare Dwayne Johnson nei suoi film, una scelta che ha sollevato un notevole dibattito. Come riportato da *The Wall Street Journal*, l’azienda aveva inizialmente valutato l’uso di tecnologie avanzate per il remake live-action di Oceania (Moana), dove l’ex wrestler avrebbe dovuto riprendere il ruolo di Maui, già interpretato da lui nel film d’animazione originale.
La tecnologia di Metaphysic
L’intenzione era di sfruttare le capacità di Metaphysic, una startup specializzata in tecnologie deepfake, per creare un “clone digitale” di Johnson. Questo avrebbe consentito all’attore di apparire in più scene simultaneamente, utilizzando il suo volto su uno stuntman per alcune sequenze. Tuttavia, nonostante il consenso di Johnson, Disney ha scelto di fare un passo indietro.
Le ragioni della scelta
Le motivazioni di questa decisione sono molteplici. Da un lato, ci sono preoccupazioni legali: esperti hanno avvertito che l’azienda potrebbe non essere in grado di rivendicare i diritti d’autore sulle parti del film realizzate con l’ausilio dell’AI. Dall’altro, c’era il timore che l’uso dell’intelligenza artificiale avrebbe potuto generare polemiche, nonostante Disney avesse già sperimentato tecnologie simili in passato.
Un altro progetto abbandonato: Tron: Ares
In aggiunta, Disney ha rinunciato all’idea di impiegare l’AI anche per un altro progetto, Tron: Ares, il terzo capitolo della celebre saga fantascientifica. Qui, alcuni dirigenti avevano proposto di generare un personaggio tramite intelligenza artificiale, sfruttando il tema dell’AI presente nella trama come mossa pubblicitaria. Questo personaggio avrebbe dovuto essere un assistente di Kevin Flynn, interpretato nuovamente da Jeff Bridges. Anche in questo caso, la direzione ha preferito non procedere, temendo che la scelta avrebbe potuto attirare più critiche che spettatori.
Il contesto cinematografico attuale
Il panorama cinematografico attuale è già caratterizzato da tensioni riguardo all’uso dell’AI. Nel 2023, gli attori di Hollywood avevano scioperato proprio per protestare contro la possibilità di essere sostituiti da tecnologie automatizzate. Questo contesto ha sicuramente influenzato la decisione di Disney di non adottare l’intelligenza artificiale per i suoi progetti futuri.
Una scelta strategica per l’autenticità
In un’epoca in cui il confine tra reale e digitale si fa sempre più sottile, la scelta di Disney di mantenere l’autenticità degli attori potrebbe rappresentare una mossa strategica per preservare il legame con il pubblico e garantire un’esperienza cinematografica genuina.