Elisabetta Sgarbi porta al Cinema Excelsior L’Isola degli idealisti, ispirato a Scerbanenco

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Elisabetta Sgarbi presenta al Cinema Excelsior il film "L’Isola degli idealisti", ispirato all'opera di Scerbanenco, un viaggio tra sogni e realtà nel 2025

Elisabetta Sgarbi al cinema excelsior di sondrio

Giovedì sera, alle 21, il Cinema Excelsior di Sondrio ospiterà un evento imperdibile: la regista e produttrice Elisabetta Sgarbi presenterà il suo nuovo film, “L’Isola degli idealisti”. Insieme a lei, ci sarà l’attore Renato De Simone, che interpreta Guido, un ladro affascinante.

La trama del film

Ma di cosa parla realmente “L’Isola degli idealisti”? La storia si svolge su uno scoglio immerso in un lago, dove si erge la villa della famiglia Reffi. Qui, tra un padre ex-direttore d’orchestra e due figli inquieti, fa il suo ingresso una governante misteriosa e suo marito. La quiete della villa viene presto turbata dall’arrivo di due ladri in fuga dalla polizia: Guido, un giocatore d’azzardo con una passione segreta per la pittura, e Beatrice, una donna audace e seducente. L’intento iniziale è quello di redimerli, ma il loro arrivo cambierà radicalmente le vite di tutti. La trama è ispirata all’omonimo romanzo di Giorgio Scerbanenco, un maestro del noir.

La scelta di Renato De Simone

Perché è stato scelto proprio Renato De Simone per il ruolo di Guido? Elisabetta Sgarbi spiega: “È un attore di grande serietà. Ho subito notato la sua generosità e il suo talento a teatro. Inoltre, il suo aspetto si sposa perfettamente con il personaggio, che è anche un artista, sebbene non ne sia consapevole. Renato riesce a trasmettere questa ‘sprezzatura’ in modo impeccabile”.

La villa delle ginestre

La villa delle Ginestre, che fa da sfondo alla vicenda, è un luogo affascinante. “Si trova non lontano dalla casa dei miei genitori. L’ho frequentata molto, soprattutto con mia madre, e mio fratello Vittorio la conosce bene. I proprietari, i Viani, sono stati estremamente disponibili e sensibili, facilitando le riprese. Ho notato la presenza di numerosi specchi, che ho deciso di utilizzare come elemento narrativo, poiché l’immagine riflessa rappresenta in qualche modo una bugia: nel film, quasi tutti mentono”, racconta Elisabetta.

Libertà creativa e sceneggiatura

La Sgarbi non ha seguito il romanzo alla lettera. “Ho preso alcune libertà, come spostare l’ambientazione a gennaio 1970 e apportare modifiche ai personaggi e al finale. È stato un confronto libero e creativo con il testo originale”, afferma. La sceneggiatura è stata scritta insieme a Eugenio Lio, con il quale condivide una profonda passione per il libro.

La genesi del film

La decisione di adattare il romanzo in un film risale al 2018, quando è stato pubblicato dalla Nave di Teseo. “Era un’opera che sembrava perduta, il primo romanzo di Scerbanenco. È stato scritto prima della Seconda Guerra Mondiale, durante il suo esilio in Svizzera. La sua storia è segnata da eventi drammatici, e la guerra attuale tra russi e ucraini ci ricorda quanto siano profonde le radici di questi conflitti”, riflette la regista.

Un progetto significativo

Elisabetta Sgarbi, che ha realizzato oltre 70 opere dal 1999, tra cui documentari e cortometraggi, rivela che lavorare su “L’Isola degli idealisti” è stato particolarmente significativo per lei. “È il mio primo film di finzione con un produttore che non sono io, e le responsabilità sono state maggiori. Trarre ispirazione da un romanzo pubblicato dalla Nave di Teseo è come aver disegnato un cerchio”, afferma con orgoglio.

Un evento separato dalla milanesiana

È importante notare che l’evento di Sondrio non è parte del programma della Milanesiana, un altro progetto di Sgarbi. “La Milanesiana a Bormio, in programma a luglio, è il frutto di un progetto avviato anni fa con Paola Romerio Bonazzi e proseguito con l’attuale sindaco Silvia Cavazzi. È un’iniziativa che promuove la cultura senza confini”, chiarisce.

Progetti futuri in valtellina

Infine, parlando della Valtellina, Elisabetta confessa di non aver ancora girato un film in questa suggestiva regione. “Aspetto l’ispirazione, ma ci sono sicuramente luoghi di grande bellezza che meritano di essere immortalati”, conclude, lasciando intendere che il suo prossimo progetto potrebbe proprio sorgere in questo incantevole territorio.

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