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La mamma di Luana D’Orazio: “Battaglia per tutti i lavoratori”
Emma Marrazzo ha espresso la sua determinazione con parole incisive: “La mia è una battaglia per salvare tutti i lavoratori, non solo il Primo Maggio“. La sua testimonianza è stata toccante e diretta: “Mia figlia è morta per un 8% di produzione in più. Questa è la sua scarpa, volata via dopo essere stata trascinata dal macchinario“. Ha voluto sottolineare che le bare simboliche portate in piazza rappresentano le vittime sul lavoro, affermando: “Non sono vuote, non ci sto. Voglio che venga riconosciuto l’omicidio sul lavoro“. La sua frustrazione è evidente, soprattutto dopo che il processo per la morte di Luana si è concluso con una condanna di soli due anni e una multa, che Emma ha definito una “legge di comodo”.
Luana D’Orazio, la morte nel 2021 e il processo
La storia di Luana D’Orazio è tristemente nota. A soli 22 anni, il 3 maggio 2021, ha perso la vita in un incidente sul lavoro. Era madre di un bambino di cinque anni e lavorava come operaia in una fabbrica di Montemurlo. La giovane è rimasta incastrata in un orditoio, un macchinario che, secondo le indagini della Procura, era stato manomesso e privo delle necessarie protezioni. I titolari della ditta sono stati condannati a due anni di pena sospesa dopo un patteggiamento, mentre il manutentore è stato rinviato a giudizio per omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele antinfortunistiche. Emma Marrazzo ha espresso il suo disappunto per la sentenza, definendola deludente, e ha ribadito il suo impegno durante la manifestazione del Primo Maggio, sottolineando l’importanza di una maggiore sicurezza sul lavoro.
Primo Maggio, le manifestazioni nelle piazze italiane
In tutta Italia, il Primo Maggio è stato caratterizzato da manifestazioni e cortei, tutti uniti sotto lo slogan “Uniti per un lavoro sicuro”. La giornata, dedicata alla salute e alla sicurezza sul lavoro, ha visto una mobilitazione in tre piazze simboliche. A Roma, Maurizio Landini ha guidato i partecipanti ai Fori Imperiali, mentre Daniela Fumarola ha fatto lo stesso a Casteldaccia, in provincia di Palermo, e Pierpaolo Bombardieri a Montemurlo. La manifestazione romana si è conclusa con il tradizionale concertone in piazza San Giovanni, dove artisti come Achille Lauro, Brunori Sas e Elodie hanno intrattenuto il pubblico.
A Torino, la partecipazione è stata massiccia, con ventimila persone in piazza secondo le stime degli organizzatori, anche se la Questura ha riportato un numero di diecimila. Il sindaco Stefano Lo Russo era presente, insieme a bandiere dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. La manifestazione ha visto anche la presenza di due fantocci in gommapiuma raffiguranti Donald Trump e Giorgia Meloni, un gesto che ha suscitato attenzione e dibattito. In questo contesto, la voce di Emma Marrazzo risuona come un monito, un richiamo a non dimenticare le vittime del lavoro e a lottare per un futuro più sicuro per tutti i lavoratori.