Frode SPID a Crotone: recuperato all’ultimo stipendio sottratto a una cittadina

"Frode SPID a Crotone: recupero stipendio rubato a cittadina"
recupero dell'ultimo stipendio rubato a una cittadina di crotone a causa di frode spid nel 2025

Grazie all’intervento rapido della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Crotone, è stato possibile recuperare lo stipendio sottratto a una cittadina. Questo episodio si è verificato il 23 maggio 2025, quando la donna, come molti dipendenti pubblici in Italia, attendeva con trepidazione l’accredito del suo stipendio. Purtroppo, il pagamento non è mai arrivato, rivelando una frode legata a una vulnerabilità del sistema SPID.

La scoperta della frode

La vicenda ha inizio quando la donna, insospettita dall’assenza del pagamento, decide di accedere al portale NoiPA, il sistema del Ministero dell’Economia e delle Finanze per il pagamento degli stipendi pubblici. Qui si accorge che l’IBAN associato al suo conto non è quello corretto. Dopo aver tentato senza successo di bloccare il pagamento, si rivolge alla Polizia Postale di Crotone per denunciare l’accaduto.

L’intervento della Polizia Postale

Gli agenti della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica comprendono immediatamente la serietà della situazione. Qualcuno aveva infatti attivato un account SPID in modo fraudolento, appropriandosi dell’identità digitale della vittima e alterando l’IBAN nel sistema NoiPA. Le indagini partono immediatamente, e gli investigatori riescono a tracciare i movimenti di denaro, bloccando i conti coinvolti e proteggendo così lo stipendio della donna.

Le indagini in corso

Le indagini continuano senza sosta. La Polizia è attivamente impegnata a identificare i responsabili di queste condotte illecite. I criminali sfruttano una vulnerabilità del sistema SPID, che consente di creare più identità digitali valide per la stessa persona. Spesso, i malintenzionati sono in possesso di dati anagrafici e fotografie di documenti d’identità, che utilizzano per attivare un secondo SPID a nome della vittima, ottenendo informazioni tramite phishing o acquistandole nel dark web.

Il rischio di un doppio SPID

Con queste credenziali parallele, gli hacker possono accedere a portali cruciali come NoiPA, INPS e l’Agenzia delle Entrate. Una volta all’interno, modificano l’IBAN registrato, dirottando stipendi, pensioni o rimborsi fiscali verso i loro conti correnti. È fondamentale sottolineare che l’attivazione di un doppio SPID non impedisce l’accesso al primo, il che significa che il legittimo titolare non si rende conto immediatamente del furto d’identità subito.

Consigli per proteggere la propria identità

Per evitare di trovarsi in situazioni simili, è cruciale seguire alcune semplici precauzioni. Non inviare mai foto di documenti personali e non condividere dati sensibili. Inoltre, è essenziale prestare attenzione ai link presenti in e-mail e messaggi, poiché potrebbero condurre a siti fraudolenti. La prevenzione è la chiave per tutelare la propria identità digitale e garantire che episodi come quello accaduto a Crotone non si ripetano.

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