Frode sui fondi europei per l’agricoltura: a Napoli sequestrati beni per oltre un milione

"Sequestro beni per frode fondi europei agricoltura Napoli, oltre un milione di euro"
Sequestro di beni per oltre un milione a Napoli: la polizia scopre frodi sui fondi europei per l'agricoltura nel 2025

È un duro colpo quello inferto dai Carabinieri a Napoli, dove beni per un valore superiore a un milione di euro sono stati sequestrati. L’operazione ha portato all’indagine di ben 14 persone ed è stata avviata su richiesta dell’Ufficio dei Procuratori Europei Delegati di Napoli, con il coinvolgimento del gip del Tribunale di Salerno. Al centro di questa inchiesta si trova una presunta associazione a delinquere, accusata di frodi ai danni dell’Unione Europea.

Dettagli dell’operazione

Il provvedimento di sequestro ha interessato beni per un valore complessivo di circa 1.137.000 euro. Le accuse rivolte ai coinvolti sono gravi: si parla di associazione a delinquere, truffe aggravate, corruzione e falsificazione. Questi reati si intrecciano in un contesto di illegalità che ha minacciato i fondi europei destinati all’agricoltura.

Il modus operandi

Le indagini, condotte tra il 2022 e il 2024, hanno rivelato una rete ben organizzata, supportata da pubblici ufficiali della Regione Campania. Questi ultimi avrebbero distorto le loro funzioni a favore del gruppo criminale, facilitando l’appropriazione indebita di fondi europei destinati allo sviluppo rurale e agricolo. Un sistema di corruzione che ha compromesso la trasparenza e l’integrità delle istituzioni.

Coinvolgimento di professionisti e funzionari

Il meccanismo illecito si fondava sulla presentazione di richieste di finanziamento con dati falsificati. Tecnici agrari e funzionari regionali avrebbero collaborato, permettendo ai titolari delle aziende coinvolte di scalare le graduatorie per ottenere i fondi stanziati. Un sistema che ha consentito a pochi di arricchirsi a spese della collettività.

Corruzione e depistaggio

Non si tratta solo di frodi: le indagini hanno messo in luce anche pratiche di corruzione. Alcuni membri del gruppo avrebbero accettato percentuali sui contributi ottenuti. Un ex appartenente alle Forze dell’Ordine, attivo durante il periodo in questione, avrebbe avuto il compito di monitorare eventuali indagini e di depistare le stesse, offrendo anche “consulenze” ai richiedenti dei fondi. Un gioco sporco che ha minato l’integrità delle istituzioni.

Il ruolo della sezione eppo

Le indagini sono state condotte dalla Sezione “EPPO” del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Napoli, istituita nel 2021 per combattere i reati che danneggiano gli interessi finanziari dell’Unione Europea. Il sequestro eseguito rappresenta una misura cautelare in fase di indagini preliminari, e i soggetti coinvolti sono considerati presunti innocenti fino a una sentenza definitiva.

Questa operazione rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione, un tema di importanza cruciale per il futuro dell’agricoltura e dello sviluppo sostenibile in Europa.

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