Oltre 45 mila persone si sono riunite in piazza San Pietro il 7 maggio 2025, in attesa dell’esito della prima votazione del Conclave per l’elezione del nuovo Papa. L’atmosfera era carica di attesa e speranza, ma dopo oltre tre ore di suspense, la fumata nera ha deluso i tanti fedeli presenti. La notizia è giunta intorno alle 21, ben oltre le aspettative, poiché tutti si attendevano un esito tra le 19 e le 19:30. Questo risultato ha rimandato tutto alla seconda giornata di votazioni, prevista per giovedì 8 marzo.
Piazza san pietro gremita al primo giorno di conclave
La piazza si è trasformata in un mare di volti, con pellegrini, turisti e curiosi, molti dei quali provenienti dall’estero. La sala stampa vaticana ha confermato che circa 45 mila persone si sono radunate nel pomeriggio, tutte con gli occhi puntati verso il comignolo della Cappella Sistina, in attesa di scoprire il colore della fumata che avrebbe segnato un momento storico per la Chiesa.
L’attesa era palpabile, con i fedeli che si stringevano in preghiera e speranza, desiderosi di assistere a un evento memorabile. I maxischermi allestiti in piazza hanno mantenuto viva l’emozione, ma quando la fumata nera è finalmente apparsa, il silenzio è stato rotto da un boato di delusione. Molti avevano sperato in un’elezione storica già alla prima votazione.
La delusione dei fedeli dopo la fumata nera
L’ora dell’esito ha portato con sé un misto di attesa e ansia. La fumata nera è stata accolta con un silenzio carico di aspettative, ma la realtà ha colpito duramente. La folla, inizialmente pronta a festeggiare, ha cominciato a disperdersi lentamente, mentre il fumo continuava a fuoriuscire dal comignolo. La delusione era palpabile, nonostante il fatto che la fumata nera fosse l’esito più probabile.
Molti fedeli hanno espresso il loro disappunto, ma la lunga attesa aveva alimentato speranze di un risultato diverso. La serata si è conclusa con un senso di impotenza, mentre i presenti si allontanavano da piazza San Pietro, riflettendo su quanto accaduto.
Fumata nera in ritardo, le possibili cause
Il ritardo nella comunicazione della fumata nera ha sollevato interrogativi e speculazioni. All’interno della Cappella Sistina, il segreto è sacro e non è possibile sapere con certezza cosa sia successo. Tuttavia, sono emerse diverse ipotesi. Alcuni sostengono che il ritardo possa essere stato causato dall’elezione di un nuovo Papa, il che avrebbe attivato le procedure per la proclamazione.
Secondo il Corriere della Sera, il numero elevato di cardinali elettori, ben 18 in più rispetto al 2013, potrebbe aver contribuito a questo ritardo. Inoltre, molti di loro erano al loro primo Conclave e alcuni non parlavano italiano, complicando ulteriormente le operazioni di voto e scrutinio. Una serie di fattori, quindi, ha potuto allungare i tempi, rendendo questa prima giornata di votazioni un evento memorabile, ma anche fonte di frustrazione per molti.