Funerale di Carmine Parlato: la moglie chiede giustizia per l’incidente della funivia

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La moglie di Carmine Parlato chiede giustizia durante il funerale, dopo l'incidente della funivia che ha segnato una tragedia nel 2025

Il 26 aprile 2025, Castellammare di Stabia ha vissuto un momento di intensa commozione durante i funerali di Carmine Parlato, il macchinista dell’Eav tragicamente deceduto nell’incidente della Funivia del Monte Faito. La cerimonia ha riunito amici e familiari, offrendo l’opportunità di ricordare non solo la vita di Parlato, ma anche di chiedere giustizia per tutte le vittime di quella giornata drammatica.

La moglie di Carmine, Elvira, ha preso la parola con un messaggio intriso di emozione e determinazione. “Carmine, sarò la tua voce”, ha esordito, promettendo di non fermarsi fino a quando non si farà chiarezza su quanto accaduto. Con un tono risoluto, ha dichiarato: “Questa tragedia merita risposta. Avete tolto la vita a chi portava il pane a casa e a chi stava vivendo un momento di svago nel nostro territorio”. Le sue parole, cariche di dolore e indignazione, hanno risuonato tra i presenti, evidenziando la necessità di giustizia per un evento che non può essere considerato una semplice fatalità.

Incidente Monte Faito, la moglie di Carmine Parlato: “Non è stata fatalità”

L’incidente della funivia, avvenuto il 17 aprile 2025, ha avuto conseguenze devastanti, portando via la vita di Carmine Parlato e di altre tre persone. Tra le vittime figurano i coniugi inglesi Elaine Margaret e Derek Winn, e la giovane arabo-israeliana Janan Suliman. Il fratello di Janan, Thabet Suliman, è l’unico sopravvissuto, ma ha riportato gravi ferite agli arti inferiori e si è risvegliato dal coma dopo giorni di sedazione.

Elvira ha proseguito la sua testimonianza, esprimendo la ferma convinzione che non si possa accettare l’idea di una fatalità. “Questo è il mio grido di dolore e giustizia. Chi ha messo a repentaglio vite umane con negligenza e leggerezza deve rispondere”, ha affermato con determinazione. La sua richiesta di giustizia non è solo per il marito, ma per tutte le vittime di un incidente che ha profondamente scosso la comunità.

La tragedia della funivia del Monte Faito

L’incidente della funivia ha scosso non solo Castellammare di Stabia, ma l’intera regione. Il 17 aprile, mentre molti turisti e residenti si godevano una giornata di svago, la tragedia ha colpito inaspettatamente. La funivia, simbolo di bellezza e divertimento, si è trasformata in un luogo di dolore e lutto.

Le indagini sono attualmente in corso, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, per determinare le cause esatte di questo tragico evento. Tra gli indagati figurano il responsabile dell’esercizio e manutenzione Marco Imparato, il direttore Pasquale Sposito, e i dipendenti Eav Giancarlo Gattuso e Pasquale di Pace. La comunità attende con ansia risposte e responsabilità, mentre il dolore per la perdita di Carmine e delle altre vittime continua a pesare sui cuori di chi li ha amati.

Le indagini

Le indagini sull’incidente della funivia del Monte Faito rivestono un’importanza cruciale in questo momento. La Procura di Torre Annunziata ha avviato un’inchiesta approfondita per scoprire le cause che hanno portato a questa tragedia. Con l’obiettivo di garantire che simili eventi non si ripetano, le autorità stanno esaminando ogni dettaglio e raccogliendo testimonianze per chiarire le responsabilità.

La comunità è in attesa di sviluppi e spera che le indagini possano portare a una verità che faccia giustizia per Carmine e per tutte le vittime. La richiesta di Elvira di non accettare la fatalità come spiegazione è un invito a non dimenticare e a lottare per la verità. La speranza è che, attraverso il dolore, si possa trovare la forza per ottenere giustizia e prevenire futuri incidenti simili.

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