Garlasco, il delitto torna al centro dell’attenzione: il pompiere potrebbe cambiare le versioni di Sempio.

"Pompiere Sempio potrebbe rivedere le sue dichiarazioni sul delitto di Garlasco."
Garlasco, il delitto riaccende i riflettori: il pompiere potrebbe rivelare nuove versioni su Sempio nel 2025

Il delitto di Garlasco, un caso che continua a suscitare interesse, torna alla ribalta nel 2025 grazie a un nuovo sviluppo che coinvolge un ex pompiere. Questo nuovo protagonista ha catturato l’attenzione di esperti del settore, tra cui la criminologa Roberta Bruzzone, la quale afferma che le sue dichiarazioni potrebbero modificare radicalmente il quadro delle testimonianze di Andrea Sempio e di sua madre, Daniela Ferrari.

Il ruolo dell’ex pompiere, secondo Roberta Bruzzone

Negli ultimi giorni, il nome dell’ex pompiere è emerso come una figura cruciale nelle indagini sul delitto di Garlasco. Secondo quanto riportato dai carabinieri di Vigevano, Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio, ha menzionato il pompiere, manifestando un malore al solo sentirne il nome, un episodio che ha sollevato ulteriori interrogativi.

In un articolo pubblicato su MowMag il 13 maggio, Roberta Bruzzone ha dichiarato che la testimonianza di questo ex vigile del fuoco potrebbe “riscrivere gli spostamenti di Sempio e della madre” nella tragica mattina del 13 agosto 2007, quando Chiara Poggi fu brutalmente assassinata. Questo cambiamento di prospettiva potrebbe riaprire importanti domande sul coinvolgimento di Alberto Stasi, condannato a 16 anni di reclusione nel 2015 per l’omicidio della giovane.

Bruzzone ha enfatizzato l’importanza di ogni nuova informazione, anche se il crimine risale a diversi anni fa. La sua posizione è chiara: ogni testimonianza deve essere analizzata con attenzione, poiché potrebbe portare a nuove scoperte e a una comprensione più profonda del caso.

L’alibi di Andrea Sempio

Andrea Sempio, oggi 36enne, era amico di Marco Poggi, il fratello di Chiara, al momento del delitto. Nel 2007, Sempio aveva solo 19 anni e, dopo essere stato indagato nel 2017 e prosciolto, il suo nome è tornato a circolare nel 2025. Questo rinnovato interesse è emerso a seguito di recenti analisi che hanno rivelato la presenza del suo DNA sotto le unghie della vittima.

Sempio ha sempre sostenuto la sua innocenza, affermando di trovarsi a Vigevano per acquistare un libro la mattina del delitto. A sostegno del suo alibi, aveva presentato uno scontrino di un parcheggio che attestava la sua presenza fino alle 11:18. Tuttavia, con l’emergere della testimonianza dell’ex pompiere, la solidità di questo alibi potrebbe essere messa in discussione. Gli inquirenti, al momento, preferiscono mantenere il massimo riserbo su eventuali sviluppi.

Il delitto di Garlasco

Il 13 agosto 2007, Chiara Poggi, una giovane di 26 anni, fu trovata senza vita nella sua abitazione. L’omicida si scagliò su di lei con un oggetto contundente, infliggendole colpi mortali alla testa e trascinandola lungo le scale fino alla tavernetta. In quel momento, i genitori e il fratello della vittima si trovavano in Trentino per una vacanza, lasciando Chiara sola.

Le indagini si concentrarono subito su Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara, che allertò le autorità dopo il ritrovamento del corpo. Nel 2015, la Cassazione lo condannò a 16 anni di carcere, ritenendolo colpevole di aver ucciso la fidanzata in un momento di rabbia. Questo caso, che ha segnato profondamente la comunità di Garlasco, continua a sollevare domande e a suscitare interesse, con nuovi sviluppi che potrebbero cambiare il corso della giustizia.

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