Garlasco: le versioni discordanti di Andrea Sempio e il mistero della Playstation in casa Poggi

"Immagine di Andrea Sempio e la Playstation nella casa Poggi, simbolo del mistero di Garlasco."
"Scopri il mistero della Playstation in casa Poggi e le versioni discordanti di Andrea Sempio a Garlasco nel 2025."

Il caso del delitto di Garlasco continua a generare un acceso dibattito, con particolare attenzione ai movimenti di Andrea Sempio all’interno della villetta di via Pascoli, dove Chiara Poggi fu tragicamente assassinata. Le sue dichiarazioni iniziali, rilasciate all’inizio delle indagini, mostrano notevoli differenze rispetto a quelle più recenti, in particolare riguardo alla posizione della Playstation all’interno della casa.

L’impronta numero 33 di Andrea Sempio

La svolta nelle indagini è avvenuta con l’attribuzione a Sempio dell’impronta numero 33, rinvenuta sulle scale della casa Poggi, nelle immediate vicinanze del cadavere di Chiara. Questo elemento ha spostato l’attenzione sui movimenti di Sempio, amico di Marco Poggi, il fratello della vittima. Inizialmente, si era parlato di una frequentazione della casa legata esclusivamente alla passione per i videogiochi, ma le versioni attuali presentano discrepanze significative.

Le prime dichiarazioni di Andrea Sempio in casa Poggi

Il Corriere della Sera ha evidenziato le incongruenze nelle dichiarazioni riguardanti la presenza di Sempio in casa Poggi. Marco Poggi, durante un’interrogazione con i carabinieri il 18 ottobre 2007, aveva spiegato che lui e i suoi amici trascorrevano il tempo nella saletta della TV o salivano al primo piano, nella camera di Chiara, per utilizzare il computer. Dieci anni dopo, il 16 febbraio 2017, Marco ha ribadito che, quando Andrea era da lui, si dedicavano a giocare ai videogiochi, sia nella saletta che nella camera di Chiara.

Anche Andrea Sempio, il 10 febbraio dello stesso anno, ha confermato una versione simile: “Andavo a casa di Chiara almeno 2 o 3 volte per giocare. Passavamo il tempo principalmente a divertirci con i videogiochi, sia nel salottino che al computer in camera di Chiara”.

Le nuove dichiarazioni sui movimenti di Andrea Sempio

A distanza di anni dal delitto, le dichiarazioni di Sempio riguardo ai suoi movimenti in casa Poggi hanno subito un’evoluzione. In un’intervista rilasciata a Chi l’ha visto? a fine marzo 2025, ha affermato: “In quella casa sono stato praticamente in tutte le stanze, tranne la camera dei genitori. Ho toccato di tutto. Non mi stupirebbe se trovassero delle mie tracce”.

L’avvocato di Sempio, Angela Taccia, ha confermato queste affermazioni, sottolineando che il suo assistito ha frequentato ogni angolo della casa, eccetto la camera da letto dei genitori. Questa nuova narrazione ha sollevato interrogativi sulla veridicità delle versioni precedenti e ha riacceso l’interesse per il caso.

Il mistero della Playstation in casa Poggi

Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi, ha recentemente dichiarato che l’importanza dell’impronta non è così decisiva come viene presentata. Ha aggiunto che Marco conservava la Playstation e i videogiochi nella tavernetta. Tuttavia, la posizione esatta della consolle rimane un mistero. Pochi giorni dopo l’omicidio, i carabinieri chiesero ai familiari di descrivere con precisione gli ambienti e gli oggetti presenti. Marco e sua madre posizionarono la consolle nella sala TV, descrivendo un mobile con quattro cassetti, dove si trovavano anche scatole di videogiochi.

Marco raccontò che, nell’ultimo piano del mobile, c’era il videoregistratore e sopra la Playstation, accanto a una consolle Nintendo. Questo ricordo è supportato dalle fotografie scattate dai carabinieri il giorno dell’omicidio, che mostrano chiaramente la disposizione degli oggetti.

Il caso di Garlasco, con le sue intricate dinamiche e le versioni contrastanti, continua a tenere col fiato sospeso l’opinione pubblica, mentre gli investigatori cercano di fare luce su un mistero che sembra non avere fine.

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