Nuove rivelazioni sul caso di Garlasco continuano a far discutere anche nel 2025. Recenti analisi delle impronte rinvenute nella villetta di via Pascoli hanno portato a una scoperta inaspettata: l’impronta 10, identificata dai Ris di Parma il 17 agosto 2007, non appartiene a Alberto Stasi, Andrea Sempio, Stefania Cappa, né ai membri della famiglia Poggi o ai loro amici. Questo sviluppo potrebbe avere un impatto significativo sull’indagine in corso.
L’impronta 10 e la possibile mano insanguinata
La Procura di Pavia ha avviato una nuova consulenza, redatta dagli esperti Gianpaolo Iuliano e Nicola Caprioli, che suggerisce che l’ impronta numero 10 potrebbe essere stata lasciata da una mano contaminata da sangue o da un’altra sostanza compatibile. Questa informazione è stata riportata da *LaPresse* il 22 maggio. La posizione e la forma dell’ impronta indicano che il contatto è avvenuto mentre l’ assassino si allontanava dalla scena del crimine .
L’indagine ha riesaminato un totale di 36 impronte raccolte all’epoca; sebbene l’ impronta 10 non raggiunga i 16 punti necessari per un’identificazione certa, presenta 8 punti sufficienti per escludere diversi soggetti noti. Questo solleva inquietanti interrogativi sulla possibile presenza di un terzo soggetto sulla scena del delitto .
Esclusi Stasi, Sempio, Cappa e gli amici di Marco Poggi
Le analisi dattiloscopiche hanno escluso tutti i principali protagonisti del caso. Alberto Stasi, condannato per l’ omicidio , Andrea Sempio, attualmente indagato, Stefania Cappa e tre amici di Marco Poggi – Biasibetti, Capra e Freddi – non corrispondono all’ impronta in questione.
Nonostante l’ impronta rimanga senza un’identità, sono previsti accertamenti genetici per verificare la presenza di sangue , un’analisi non effettuata all’epoca. Questo potrebbe rivelarsi un passo cruciale per fare luce su un caso che ha scosso l’ Italia .
36 tracce analizzate, 6 ancora senza nome
La nuova inchiesta ha portato alla luce 36 impronte rilevate durante le indagini iniziali. Di queste, solo 8 sono risultate utilizzabili per comparazioni. Tra queste, l’ impronta numero 33 è stata attribuita con certezza a Andrea Sempio, rinvenuta sulla parete che conduce alla cantina , a pochi passi dal corpo di Chiara Poggi.
Restano ancora sei impronte palmari non identificate, trovate sui muri della scala interna. Anche queste saranno oggetto di esame nel maxi incidente probatorio previsto per il 17 giugno presso i laboratori della Scientifica di Milano .
Un lavoro per esclusione
L’indagine sembra proseguire per esclusione, e il fatto che l’ impronta 10 non appartenga a Stasi rafforza l’ipotesi di una terza persona presente sulla scena del delitto . Se i nuovi accertamenti confermassero la presenza di sangue , questa traccia potrebbe rivelarsi determinante per chiarire gli eventi del 13 agosto 2007 a Garlasco.
Il caso continua a suscitare interesse e preoccupazione, mentre gli inquirenti si preparano a fare luce su un mistero che dura da anni.