Giovane donna costretta a girare video per adulti dal compagno, arrestato un albanese di 43 anni

"Giovane donna vittima di sfruttamento sessuale, arresto di un albanese di 43 anni per coercizione"
"Giovane donna vittima di sfruttamento: arrestato un albanese di 43 anni per costringerla a girare video per adulti."

Un drammatico caso di violenza e sfruttamento è emerso a Rimini, dove un albanese di 43 anni è stato arrestato con accuse gravi, tra cui sequestro di persona e atti persecutori. La vittima, una giovane donna, è stata forzata a girare video pornografici che l’uomo rivendeva online. La situazione è venuta alla luce grazie a una denuncia presentata dalla donna presso la Questura, dove si è presentata con evidenti segni di violenza sul volto e una frattura all’arcata dentaria.

Un incontro fatale

Il 25 gennaio 2025, la giovane ha trovato il coraggio di raccontare la sua terribile esperienza agli agenti della squadra mobile. La sua testimonianza ha svelato un quadro agghiacciante di abusi e violenze che si protraevano da tempo. La donna ha riferito di essere stata aggredita dal compagno, il quale l’aveva segregata in una camera d’albergo a Rimini, infliggendole percosse e costringendola a subire atti sessuali. L’episodio culminante si è verificato il 18 gennaio, quando, nel tentativo di chiudere definitivamente la relazione tossica, la vittima ha accettato di incontrare l’ex in un hotel di Bellaria. Qui, però, è stata brutalmente picchiata e privata del suo telefono per impedirle di chiedere aiuto.

Un incubo di violenza e sfruttamento

Durante le indagini, è emerso che l’uomo non solo l’aveva costretta a realizzare video a luci rosse, venduti a clienti anziani che lui stesso definiva “nonnini”, ma aveva anche estorto alla vittima una somma di 20mila euro. Le violenze fisiche subite dalla donna includevano non solo percosse, ma anche tentativi di accoltellamento. La situazione di totale assoggettamento in cui si trovava la giovane è stata ricostruita grazie al lavoro meticoloso degli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi.

Il processo e le accuse

Attualmente, il 43enne si trova in carcere a Piacenza, in attesa del processo che avrà inizio il 3 luglio 2025 presso il Collegio di Rimini. Le accuse a suo carico sono gravi e comprendono non solo il sequestro di persona e la violenza sessuale, ma anche lesioni personali, atti persecutori ed estorsione. Difeso dagli avvocati Piero Venturi e Matteo Miniutti, l’uomo dovrà affrontare un lungo e complesso iter giudiziario. La vicenda ha suscitato un forte impatto sull’opinione pubblica, evidenziando la necessità di una maggiore attenzione e protezione per le vittime di violenza domestica e sfruttamento.

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