Il Giubileo dei Giovani, sotto la guida di Papa Leone XIV, si svolgerà a Roma dal 28 luglio al 3 agosto 2025. Questo evento atteso con grande entusiasmo, parte integrante dell’Anno Santo, accoglierà circa un milione di giovani provenienti da 146 nazioni, portando un messaggio di speranza per il Vecchio Continente. La capitale italiana si prepara a diventare il fulcro di una vivace energia giovanile, con la partecipazione di ragazzi anche da paesi in conflitto come il Sud Sudan, il Libano, l’Iraq, la Siria e la Terra Santa.
Un messaggio di speranza e pace
Durante una conferenza stampa, Monsignor Fisichella ha evidenziato l’importanza di questo Giubileo, che intende offrire ai giovani, specialmente a quelli provenienti da contesti di guerra, un segno tangibile di speranza. Questo incontro rappresenta un’opportunità per una “vera costruzione della pace nel mondo”. Storicamente, il Giubileo è un periodo di attesa e trasformazione, che consente ai giovani di celebrare e approfondire la loro fede, condividere esperienze e incontrare il Papa.
I partecipanti saranno invitati a vivere una settimana di festa, spiritualità e riconciliazione, con un forte accento sulla pace. San Giovanni Paolo II, nel 2000, aveva già sottolineato l’importanza di Roma come centro della cristianità, utilizzando l’espressione “O Roma felix!” per evidenziare la sua centralità. Papa Leone XIV ha lanciato un caloroso invito a tutti i giovani, esortandoli ad abbracciare l’invito della Chiesa e di Cristo, incoraggiandoli a rispondere con entusiasmo alla chiamata divina. Ha messo in risalto come la giovinezza rappresenti un periodo di vitalità e gioia, invitando i partecipanti a diventare portatori di speranza.
Un programma ricco di eventi
La preparazione per accogliere i giovani a Roma è in pieno svolgimento, con un programma denso di eventi. Tra i momenti salienti, la Messa di benvenuto si terrà martedì 29 luglio, seguita da 70 eventi di dialogo con la città fino al 31 luglio. In quest’ultimo giorno, si prevede la partecipazione di 80-90 mila giovani italiani a San Pietro. Per il 1° agosto, saranno disponibili 800 sacerdoti per una giornata penitenziale al Circo Massimo.
Sabato 2 agosto, i ragazzi parteciperanno a una veglia presso il Campus di Tor Vergata, che diventerà il più grande dormitorio del mondo, coprendo un’area di circa 521.400 metri quadrati. Questo campus ha già ospitato la Giornata Mondiale della Gioventù nel 2000. La settimana culminerà il 3 agosto con una Messa presieduta da Papa Leone XIV, che arriverà in elicottero per chiudere il Giubileo. Tre giovani, provenienti da Italia, Messico e Stati Uniti, avranno l’opportunità di porre domande al Pontefice su temi come l’amicizia, il coraggio e la spiritualità, ricevendo risposte nelle rispettive lingue.
Un messaggio per la gioventù del mondo
Papa Leone XIV si rivolge a una generazione di giovani che vive in un’epoca di grande connessione, ma anche di precarietà lavorativa e solitudine. Un report recente rivela che il 42% dei giovani europei si sente senza scopo, mentre oltre il 70% di quelli tra i 16 e i 29 anni si dichiara non religioso. I giovani chiedono punti di riferimento più solidi e figure capaci di guidarli verso una vita di fede e significato.
Durante l’evento, molti giovani si ispireranno alle figure di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, che saranno canonizzati a Roma il 7 settembre 2025. Entrambi i giovani, che hanno vissuto una fede profonda e un forte impegno verso gli altri, rappresentano modelli da seguire. Carlo, noto come il “santo digitale”, ha utilizzato i social media per diffondere il Vangelo, mentre Pier Giorgio ha dedicato la sua vita ai bisognosi.
Il Giubileo dei Giovani si presenta come un’opportunità per costruire ponti e promuovere la pace, un richiamo a vivere la fede non solo come un insieme di teorie, ma come un’esperienza concreta di condivisione e accoglienza. In questi giorni, Roma diventa il simbolo di una comunità unita dalla grazia, dove non ci sono barriere né etichette, ma solo un forte senso di appartenenza e speranza per il futuro.