I genitori di Chiara Poggi smentiscono il mistero della borsa: “È sempre stata con noi”

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I genitori di Chiara Poggi chiariscono il mistero della borsa: "È sempre stata con noi" nel 2025

I genitori di Chiara Poggi hanno finalmente deciso di parlare riguardo al mistero della borsa della loro figlia, oggetto di recenti speculazioni. In un’intervista esclusiva con TgCom24, Giuseppe e Rita Poggi hanno chiarito che la borsetta non è mai stata rubata e non contiene alcun segreto. Durante la trasmissione, la famiglia ha mostrato il contenuto della borsa, dissipando così le voci che circolano da tempo.

La teoria della borsa scomparsa

Il caso di Garlasco continua a suscitare dibattito, soprattutto dopo che la Procura generale di Milano ha presentato ricorso in Cassazione contro la semilibertà concessa ad Alberto Stasi. Recentemente, il Corriere della Sera ha rivelato un particolare inquietante: la borsa di Chiara non sarebbe stata sequestrata dagli inquirenti subito dopo l’omicidio e potrebbe essere scomparsa durante un furto avvenuto nella casa temporanea dei Poggi. Questo ha riacceso l’interesse su un possibile legame tra la borsa e le indagini, sollevando interrogativi su ciò che potesse contenere.

Ma è davvero solo una coincidenza? La possibilità che la borsa avesse un ruolo cruciale nelle indagini ha riaperto il dibattito, alimentando teorie e speculazioni accumulate nel corso degli anni.

La risposta della famiglia Poggi

In risposta a queste affermazioni, i genitori di Chiara hanno voluto chiarire la situazione. “La borsetta di Chiara non è mai stata rubata”, ha affermato il padre Giuseppe, sottolineando che non è stata presentata alcuna denuncia di furto. La madre, Rita, ha mostrato la borsa nera con scritte bianche, confermando che è stata restituita dai carabinieri pochi giorni dopo il delitto, mentre la famiglia si trovava a Groppello. Nonostante un furto avvenuto nella loro casa, la borsa è rimasta intatta. “Quando siamo tornati, l’abbiamo riportata con noi ed è ancora qui”, ha spiegato la madre, esprimendo il desiderio di non vedere ulteriori speculazioni su un argomento così delicato.

La borsa mostrata non corrisponde?

Tuttavia, le domande non si fermano qui. Un approfondimento di IlTempo.it ha sollevato dubbi riguardo alla borsa mostrata dai genitori, sostenendo che non corrisponde a quella presente sulla scena del crimine. Secondo questa fonte, Chiara utilizzava una Pinko Bag bianca, visibile in alcune foto scattate nella sua cameretta. Questa borsa non è mai stata repertata e non appare negli atti del furto avvenuto il 6 ottobre 2007 a Groppello. In passato, si era ipotizzato che potesse essere stata restituita informalmente alla madre, ma la famiglia ha sempre smentito questa possibilità.

La pista del santuario della Bozzola

In aggiunta, i genitori di Chiara hanno respinto un’altra teoria che ha riacquistato attenzione: quella che collega l’omicidio al santuario della Madonna della Bozzola, situato a pochi chilometri da Garlasco. Secondo l’avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, Chiara avrebbe scoperto uno scandalo sessuale legato al santuario e sarebbe stata uccisa per silenziare ciò che sapeva. Tuttavia, i Poggi si dicono scettici riguardo a questa connessione. “Alle Bozzole ci andava solo a Pasqua, come tutti. Non è mai andata da piccola, né ci era legata”, hanno ribadito, esprimendo la loro frustrazione per le continue speculazioni. “A Garlasco ci sono più testimoni che abitanti”, hanno aggiunto, sottolineando la confusione che circonda il caso.

Nonostante le dichiarazioni della famiglia, il mistero continua a suscitare interesse e dibattito, alimentato da testimonianze anonime e teorie che si intrecciano nel panorama mediatico.

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