Il 25 aprile a Bologna si festeggia la Liberazione con ‘La liberazione, un film di famiglia’

"Immagine del film 'La liberazione, un film di famiglia' proiettato a Bologna per festeggiare il 25 aprile e la Liberazione."
festeggia la liberazione a bologna il 25 aprile 2025 con 'la liberazione, un film di famiglia' per ricordare la storia e l'importanza della libertà

Il 25 aprile 2025: Un evento di riflessione a Bologna

Bologna si prepara a vivere un momento di grande significato il 25 aprile 2025, in occasione dell’80° anniversario della Liberazione. Il Cinema Modernissimo sarà il palcoscenico di “La Liberazione, un film di famiglia”, un’opera cinematografica che promette di toccare il cuore e stimolare la riflessione. Questo film è un montaggio di immagini storiche, molte delle quali mai viste prima, tratte da Home Movies e dai principali archivi cinematografici italiani. Grazie a queste cineprese amatoriali, il pubblico avrà l’opportunità di rivivere la Storia attraverso gli occhi di partigiani, soldati, preti e cittadini comuni, che hanno documentato la vita quotidiana e gli eventi cruciali tra il 1943 e il 1945.

Un progetto corale

La creazione di questo film è stata realizzata dalla Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna, in sinergia con l’Istituto Parri per la Resistenza. “La Liberazione, un film di famiglia” non è un semplice documentario; è un viaggio emozionante che ci invita a esplorare le esperienze vissute in diverse regioni italiane, come Lazio, Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna. Le immagini, girate con piccole cineprese, raccontano le attese, le speranze e le gioie di un’epoca segnata da conflitti e cambiamenti.

Il film si apre con sequenze inedite girate a Roma il 25 luglio 1943, giorno della caduta del fascismo, da un giovane architetto, Costantino Forleo. La città, segnata dalle bombe, si presenta come un luogo di festa e smarrimento, mentre i carri armati tedeschi preannunciano l’occupazione imminente. La liberazione di Roma, documentata da Adriano Agottani, un impiegato comunale, avviene quasi un anno dopo, nel giugno del 1944, sempre sotto l’occhio attento di una cinepresa amatoriale.

La resistenza e le voci dei giovani

Dopo l’armistizio dell’8 settembre, il Nord Italia si mobilita per la Resistenza, grazie al coraggio di molti giovani, tra cui militari italiani e sacerdoti. Tra questi, emerge la figura di don Giuseppe Pollarolo, un cineamatore che diventa uno dei principali narratori della vita quotidiana in montagna. I filmati, realizzati da ragazzi di venti o trent’anni, raccontano un futuro di speranza e libertà. Il montaggio delle sequenze è cronologico e contestualizzato, permettendo di rivivere quei momenti storici attraverso gli occhi di chi li ha vissuti.

La colonna sonora, curata da Guglielmo Pagnozzi, arricchisce ulteriormente l’esperienza visiva, creando un’unità narrativa che rende il film ancora più coinvolgente. Agnese Portincasa, direttrice dell’Istituto Storico Parri, sottolinea l’importanza di questo progetto, che non solo mette in luce il patrimonio archivistico, ma rappresenta anche un’opportunità per condividere idee e costruire reti di collaborazione.

Proiezioni e risonanza nazionale

Il 25 aprile non sarà solo una data da segnare sul calendario bolognese. Il film sarà proiettato anche in altre città italiane, come Torino, Modena e Bergamo, e continuerà a essere presentato in diverse località fino a giugno. Il calendario delle proiezioni è in continuo aggiornamento, ma è già evidente che “La Liberazione, un film di famiglia” avrà un impatto significativo su chiunque lo veda.

Paolo Simoni, direttore della Fondazione Home Movies e curatore del progetto, evidenzia come queste immagini siano un potente attivatore di narrazioni storiche. La guerra, con le sue tragedie, viene raccontata attraverso i sorrisi e gli sguardi di chi ha vissuto quei momenti. Queste piccole cineprese amatoriali non sono solo strumenti di documentazione, ma diventano veri e propri testimoni di un’epoca, capaci di raccontare storie di vita quotidiana, di speranza e di resilienza.

In un mondo che ha ancora bisogno di liberazione e pace, il film si presenta come un’importante riflessione su ciò che significa essere liberi. Con il supporto di istituzioni culturali e archivi storici, questo progetto non è solo un tributo al passato, ma anche un invito a guardare al futuro con occhi nuovi.

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