Il cardinale John Atcherley Dew, a 30 ore di volo dalla Nuova Zelanda, al Conclave di Roma

"Cardinale John Atcherley Dew al Conclave di Roma, in arrivo dalla Nuova Zelanda dopo 30 ore di volo."
Il cardinale John Atcherley Dew arriva al Conclave di Roma nel 2025, dopo un lungo viaggio di 30 ore dalla Nuova Zelanda

Il cardinale John Atcherley Dew, 77 anni, si prepara a intraprendere un viaggio straordinario dalla Nuova Zelanda a Roma per partecipare al Conclave. Con tre voli e oltre 30 ore di volo, Dew sarà il cardinale proveniente dalla località più remota. La sua presenza non è solo una questione logistica, ma un’importante voce per l’Oceania, un continente spesso dimenticato nelle dinamiche ecclesiali.

Chi è John Atcherley Dew

Nato nel 1948, Dew ha dedicato gran parte della sua esistenza alla Chiesa cattolica. Ordinato sacerdote a 28 anni, ha ricoperto ruoli significativi, tra cui missionario, arcivescovo di Wellington e ordinario militare per la Nuova Zelanda. Anche se è attualmente un cardinale emerito, conserva il diritto di voto nel Conclave, un privilegio di grande rilevanza.

Nominato da Papa Francesco nel 2015, Dew rappresenta una parte della Chiesa che ha cercato di instaurare un dialogo con la società moderna, anche a costo di scontrarsi con posizioni più conservatrici. Ha sempre espresso le sue opinioni, sostenendo l’ammissione all’eucaristia per i divorziati risposati e criticando termini come “situazione irregolare” o “mentalità abortiva”, che considera inadeguati per un vero accompagnamento spirituale. Ha inoltre sottolineato l’importanza di accogliere le comunità LGBT e i migranti, proponendo di riutilizzare edifici sacri abbandonati per ospitare senzatetto e rifugiati.

Da dove arriva e quanto ci metterà

Dew partirà da Wellington, la capitale più a sud del mondo, per raggiungere Roma e partecipare al Conclave. Il suo viaggio, che richiederà tra le 30 e le 40 ore, include almeno tre voli e diversi scali. A 77 anni, affrontare un simile percorso non è certo semplice, ma il cardinale ha confermato la sua determinazione a essere presente.

In Nuova Zelanda, i cattolici rappresentano solo il 15% di una popolazione di circa 4,5 milioni di abitanti, e la diocesi di Dew è tra le più piccole a livello globale. Tuttavia, la sua voce ha trovato risonanza fino al Vaticano, dimostrando che anche da una realtà così distante si può contribuire al dibattito ecclesiale. La sua partecipazione al Conclave è simbolica: non solo per la distanza fisica, ma anche per il messaggio di una Chiesa globale che trascende l’ottica europea.

Chi sono e da dove vengono i cardinali elettori

Al Conclave parteciperanno 135 cardinali con l’obiettivo di eleggere il successore di Papa Francesco. Circa il 70% di loro è stato nominato dallo stesso Bergoglio, in un chiaro tentativo di rendere la Chiesa più rappresentativa delle diverse realtà del mondo.

Analizzando la composizione, 59 elettori provengono dall’Europa (di cui 19 dall’Italia), 37 dalle Americhe, 20 dall’Asia, 16 dall’Africa e solo 3 dall’Oceania, tra cui Dew. Il cardinale più giovane ha 44 anni ed è originario dell’Ucraina, mentre il più anziano si avvicina agli 80. Questa geografia ecclesiale, sebbene variegata, è ancora sbilanciata verso il Vecchio Continente. La presenza di figure come Dew serve a ricordare che il cattolicesimo si esprime in molte forme e in angoli del mondo spesso trascurati.

La partecipazione di Dew al Conclave rappresenta quindi un’opportunità per ampliare la visione della Chiesa e dare voce a chi proviene da realtà diverse, contribuendo a un dibattito che si spera possa diventare sempre più inclusivo e rappresentativo.

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