Il 7 maggio 2025 si avvicina, portando con sé l’atteso conclave che potrebbe eleggere un nuovo Papa. Tra i nomi in lizza, spicca quello di Angel Fernandez Artime, cardinale spagnolo di 64 anni, che sta rapidamente guadagnando terreno. Sebbene gli italiani Pietro Parolin e Pierbattista Pizzaballa siano ancora considerati i principali contendenti, Artime, noto per le sue inclinazioni riformiste e come erede spirituale di Papa Francesco, sta scalando le preferenze.
Chi è Angel Fernandez Artime
Nato nel 1960 nelle Asturie, in una famiglia di pescatori, Angel Fernandez Artime ha tracciato un percorso significativo all’interno della Chiesa. La sua carriera ha preso una piega decisiva dopo l’incontro con Papa Francesco in Argentina, che lo ha invitato a Roma. Come decimo capo dell’Ordine dei Salesiani, Artime ha avviato riforme fondamentali, in particolare nel settore finanziario. La sua esperienza e visione riformista lo rendono un candidato intrigante per guidare la Chiesa in un periodo di trasformazione.
Parolin e Pizzaballa: i favoriti in corsa
Nel contesto del conclave, i nomi di Pietro Parolin e Pierbattista Pizzaballa continuano a dominare le conversazioni. Parolin, attuale segretario di Stato del Vaticano, è visto come un uomo di fiducia e un esperto diplomatico, mentre Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme, porta con sé una profonda comprensione delle dinamiche interreligiose. Tuttavia, il toto-nomi è in continua evoluzione e non si escludono sorprese con l’emergere di nuovi candidati nelle prossime ore.
Tra i nomi che potrebbero sorprendere ci sono Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del Dicastero dell’Evangelizzazione, e l’italiano Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Le ultime indiscrezioni dal Vaticano indicano un leggero calo delle quotazioni di Fridolin Ambongo e Peter Erdo, mentre il cardinale maltese Mario Grech potrebbe rappresentare una nuova speranza per il fronte progressista.
La strada riformista e le sfide economiche
Con Angel Fernandez Artime che si fa sempre più prominente, il tema delle riforme è al centro delle discussioni. Chiamato in curia nel 2023 da Papa Francesco, Artime ha ricoperto il ruolo di pro-prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. La sua attenzione verso i giovani e le riforme sinodali potrebbe rivelarsi decisiva nel conclave, soprattutto se non si raggiunge un consenso sui nomi più quotati.
Un altro aspetto cruciale che il nuovo Papa dovrà affrontare è il delicato tema delle finanze vaticane. Attualmente, il bilancio del Vaticano presenta un deficit strutturale di circa 70 milioni di euro all’anno, una questione che richiede una leadership forte e innovativa. Artime, con la sua esperienza e visione, potrebbe essere la figura giusta per affrontare queste sfide e proseguire il percorso riformista tracciato da Bergoglio.
In conclusione, mentre ci prepariamo per il conclave del 7 maggio, gli occhi sono puntati su Artime, Parolin e Pizzaballa, consapevoli che le scelte fatte in quei giorni cruciali potrebbero determinare il futuro della Chiesa.