La famiglia di Sara Campanella rifiuta le scuse dei genitori di Stefano Argentino: “Non vogliamo parole”

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La famiglia di Sara Campanella respinge le scuse dei genitori di Stefano Argentino, affermando: "Non vogliamo parole"

Una lettera di scuse, firmata dai genitori di Stefano Argentino, è stata inviata alla famiglia di Sara Campanella, la giovane studentessa di 22 anni tragicamente uccisa a Messina. Tuttavia, i genitori di Sara hanno scelto di non leggerla, affermando con decisione: “Non vogliamo parole. Non ora”.

I genitori di Stefano scrivono una lettera

“Non ci sono parole. Ci limitiamo a chiedere scusa”. Così inizia la missiva di Antonio e Daniela Argentino, genitori di Stefano, il 27enne accusato dell’omicidio di Sara. La lettera, scritta con un tono sobrio e rispettoso, è stata inviata attraverso l’avvocato dell’uomo, con l’intento di raggiungere i genitori della vittima. Nella missiva, gli Argentino esprimono la loro comprensione per il dolore che la famiglia Campanella sta vivendo, aggiungendo: “Vi mandiamo un sincero abbraccio”. Tuttavia, hanno scelto di non entrare nei dettagli del crimine, un gesto che, sebbene possa sembrare doveroso, non ha trovato accoglienza nella famiglia della giovane.

La risposta dei genitori di Sara

La reazione dei genitori di Sara, comunicata tramite l’avvocata Concetta La Torre, è stata chiara: “Non vogliamo leggere nulla”. Per loro, il gesto di scuse è arrivato troppo tardi e appare distante da quel senso di giustizia e dignità che cercano di mantenere mentre affrontano il lutto per la perdita della figlia. Le scuse sono state percepite come un “atto dovuto” piuttosto che un’autentica espressione di pentimento. A complicare ulteriormente l’accettazione della lettera, ci sono le rivelazioni emerse dai primi atti dell’inchiesta.

Voleva aiutarlo a fuggire

Non si tratta solo di una questione legale; il tentativo di fuga da parte della madre di Stefano, che avrebbe cercato di aiutarlo a scappare mascherando l’intenzione con la scusa di un viaggio per motivi di salute, pesa sulla famiglia Argentino. Questo sospetto, sebbene non completamente provato, è supportato da indizi concreti e contribuisce a rendere meno sincere le parole rivolte alla famiglia Campanella. Il fatto che qualcuno possa aver pensato prima alla fuga piuttosto che al pentimento ha spezzato ogni possibilità di dialogo tra le due famiglie.

Nel frattempo, Stefano Argentino ha ammesso i fatti, ma il suo stato di fragilità rimane una preoccupazione, come riportato dal suo legale. La situazione continua a evolversi, mentre le famiglie affrontano il dolore e le conseguenze di questa tragedia.

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