La storica pasticceria Saracinelli, un autentico tesoro di Città di Castello, si è trasformata in un palcoscenico d’eccezione per le riprese del film “La bambina di Chernobyl”. Questo lungometraggio, che promette di toccare le corde più intime dell’animo umano, ha scelto questa location non solo per la sua bellezza, ma anche per il suo fascino senza tempo. Le telecamere hanno iniziato a girare tra i profumi dolci e avvolgenti dei dolci tipici, creando un’atmosfera unica che ha catturato l’attenzione di tutti.
Un set unico nel cuore della tradizione
La decisione di utilizzare la pasticceria Saracinelli come set cinematografico è tutt’altro che casuale. Fondata nel 1920, questa storica attività è rinomata non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche per il forte legame con la comunità locale. I proprietari, i fratelli Saracinelli, hanno accolto con entusiasmo l’opportunità di ospitare le riprese, vedendo in questo progetto un modo per far conoscere la loro arte pasticcera a un pubblico più ampio.
Le riprese si sono svolte in un clima di grande entusiasmo, con attori e troupe che si sono immersi nel lavoro quotidiano della pasticceria. I clienti, sorpresi e felici, hanno potuto assistere a scene che si intrecciavano con la vita reale, creando un affascinante mix di finzione e realtà. La pasticceria, con le sue vetrine colorate e i profumi inebrianti, ha offerto uno sfondo ideale per raccontare una storia di speranza e resilienza.
Un film che racconta una storia di speranza
“La bambina di Chernobyl” affronta temi complessi e delicati, come la nuclearizzazione e le sue conseguenze sulla vita delle persone. La trama segue la vita di una giovane ragazza che, dopo l’incidente di Chernobyl, si trova a dover affrontare sfide inimmaginabili. Scegliere una pasticceria storica come Saracinelli non è solo un colpo d’occhio, ma un modo per sottolineare il valore delle piccole cose, della tradizione e della comunità.
La regia, affidata a un talentuoso cineasta, ha saputo catturare l’essenza di questo luogo, trasformando ogni angolo della pasticceria in un pezzo di storia. Le scene girate qui non solo mostrano dolci preparati con maestria, ma raccontano anche di incontri, sorrisi e momenti di condivisione che caratterizzano la vita quotidiana. Gli attori, immersi nei loro ruoli, hanno trovato ispirazione nei volti e nelle storie delle persone che frequentano la pasticceria, rendendo il film ancora più autentico.
Un’occasione per la comunità
Le riprese di “La bambina di Chernobyl” hanno rappresentato un’importante occasione per la comunità di Città di Castello. Non solo hanno portato un po’ di glamour e attenzione mediatica, ma hanno anche stimolato l’interesse per la tradizione gastronomica locale. La pasticceria Saracinelli, già nota per i suoi dolci artigianali, ha visto un incremento di visitatori, attratti dalla possibilità di vivere un’esperienza unica.
Inoltre, l’evento ha dato vita a una serie di iniziative collaterali, come laboratori di pasticceria e incontri con i protagonisti del film, creando un legame ancora più forte tra il cinema e la comunità. La pasticceria, con la sua storia e il suo calore, si è affermata come un punto di riferimento non solo per i golosi, ma anche per chi ama il cinema e le storie che esso sa raccontare.