Il delitto di Garlasco continua a suscitare vivaci discussioni, e le recenti affermazioni di Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, hanno riacceso il dibattito sull’innocenza di Alberto Stasi. Lovati sostiene che Chiara Poggi, fidanzata di Stasi, sarebbe stata assassinata da un sicario, e che il suo assistito sarebbe stato costretto a mentire fin dal primo momento in cui ha chiesto aiuto dopo aver scoperto l’omicidio.
L’innocenza di Alberto Stasi e il sicario
Martedì 6 maggio 2025, durante un intervento su Storie Italiane su Rai 1, Massimo Lovati ha esposto la sua teoria controversa. Secondo lui, l’omicidio di Chiara Poggi non sarebbe stato motivato da questioni personali, ma piuttosto orchestrato da un sicario. Sebbene Lovati abbia riconosciuto la mancanza di prove concrete a sostegno della sua affermazione, ha voluto esprimere il suo punto di vista. In un’intervista successiva a Fanpage, ha ulteriormente chiarito che Stasi, all’epoca ventiquattrenne, avrebbe raccontato solo “bugie” durante la telefonata al 118.
Un passaggio cruciale di quella telefonata drammatica è stato quando Stasi ha dichiarato: “Credo che abbiano ucciso una persona, non ne sono sicuro, forse è viva”. Lovati interpreta questa confusione come un segnale di pressione, affermando che “qualcuno lo avrebbe costretto a dire queste cose”.
L’omicidio secondo il legale di Andrea Sempio
Se l’ipotesi di un sicario è plausibile, rimane da chiarire chi sarebbero i mandanti. Lovati ha ammesso di non avere elementi a sostegno di questa parte della sua teoria, ma è convinto che la versione di Stasi sia “un racconto inverosimile”. Secondo lui, gli investigatori avrebbero dovuto notare le incongruenze nel racconto di Stasi e indirizzare le indagini verso altre piste.
Stasi ha dichiarato di aver scavalcato la recinzione della villetta dei Poggi perché Chiara non rispondeva al telefono. Lovati ha messo in discussione questa affermazione, suggerendo che non sia logico scavalcare se qualcuno citofona e non riceve risposta. “Gli investigatori dovevano controllare se ci fossero impronte sulla recinzione”, ha affermato, lamentando che non sia stato fatto nulla in merito. Per Lovati, la versione di Stasi appare come “una bugia grossa come una casa”, e sostiene che il giovane non sia mai entrato nella casa di Chiara, come dimostrerebbero le sue stesse contraddizioni.
Chi ha ucciso Chiara Poggi? Parla la difesa di Stasi
Dopo le dichiarazioni di Lovati, Giada Bocellari, avvocata di Alberto Stasi, ha voluto esprimere il suo apprezzamento per le parole del collega. In un’intervista a Fanpage, ha affermato che chiunque legga gli atti del caso non può che concludere che Stasi sia totalmente estraneo al delitto. Tuttavia, ha criticato la narrazione della vicenda di Garlasco, definendola “tossica”, e ha liquidato come “opinione personale” la teoria del sicario proposta da Lovati.
Bocellari ha sottolineato che la cosa più importante è l’innocenza di Alberto Stasi. La sua posizione è chiara: non condivide l’ipotesi di un sicario, ma è convinta che l’innocenza del suo assistito debba essere riconosciuta. La questione rimane aperta, e il caso di Garlasco continua a sollevare interrogativi e a generare dibattiti accesi.